La Giunta regionale della Basilicata ha approvato le prime linee di indirizzo per l’avvio della fase applicativa della riforma sulla disabilità nella provincia di Matera, rendendo il territorio una delle prime aree in Italia a sperimentare il nuovo modello proposto dal Governo a partire dal 30 settembre. Dal 2027, la riforma sarà estesa a tutto il Paese.
La riforma introduce un approccio innovativo e centrato sulla persona, superando il sistema basato esclusivamente su certificazioni e adempimenti burocratici. L’obiettivo è riconoscere e valorizzare i diritti, i bisogni e le aspirazioni di ogni individuo con disabilità, costruendo percorsi personalizzati di inclusione e autonomia.
L’assessore alla Salute, Politiche per la Persona e PNRR, Cosimo Latronico, ha sottolineato che si tratta di un cambio di paradigma per il welfare italiano: “Al centro non c’è più la procedura, ma la persona: i suoi diritti, i suoi progetti e la sua piena partecipazione alla vita scolastica, sociale e lavorativa”.
Le linee guida approvate prevedono:
- Un nuovo sistema di valutazione che considera la persona nella sua globalità, anche oltre gli aspetti sanitari.
- La creazione delle Unità di Valutazione Multidisciplinare, composte da professionisti sociali, sanitari ed educativi.
- L’attivazione del Progetto di Vita, un piano personalizzato che definisce obiettivi e sostegni per favorire la partecipazione alla vita quotidiana.
- Percorsi di formazione per gli operatori, per garantire servizi uniformi e aggiornati.
- Un sistema di monitoraggio costante per valutare i risultati e perfezionare il modello.
Per il resto della Regione Basilicata, fino alla piena estensione della riforma, continueranno ad applicarsi le procedure attualmente in vigore.
“Il Progetto di Vita rappresenta una visione nuova e moderna di welfare inclusivo” – ha aggiunto Latronico – “non è un documento, ma un patto di responsabilità condivisa tra istituzioni, famiglie e comunità. La Basilicata è pronta a fare la sua parte per garantire formazione, supporto e strumenti a chi opera su questo fronte”.
