martedì, 19 Marzo 2024
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Autotrasporti, revocato lo sciopero del 14 marzo

Mancano i termini per il preavviso

Forse quello di domani, 14 marzo, non sarà il lunedì nero annunciato nei giorni scorsi con lo stop totale delle merci ma sicuramente le proteste non si fermeranno del tutto nonostante lo stop arrivato dalla Commissione di garanzia per lo sciopero.

Con una comunicazione ufficiale il commissario delegato Alessandro Bellavista frena sulla possibilità di avviare la mobilitazione poiché l’informativa inviata a Trasportounito-Fiap e ai ministeri delle Infrastrutture e dell’Interno rileva il “mancato rispetto del termine di preavviso di 25 giorni” e richiama “l’obbligo di predeterminazione della durata dell’astensione”. Mancanze che non consentono agli autotrasportatori di fermarsi mettendo a rischio altri comparti produttivi e non solo il commercio.

L’annuncio della protesta nazionale aveva fatto temere il blocco delle merci, soprattutto dei prodotti alimentari, e dei rifornimenti di carburante, tanto che in varie città si è assistito alla corsa all’acquisto dei prodotti di prima necessità.

Nei giorni scorsi il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, aveva scritto alla ministra Luciana Lamorgese lamentando che le agitazioni avrebbero determinato “difficoltà ancora più incisive in ordine allo spostamento e alla consegna dei prodotti agricoli deperibili alla distribuzione, alla consegna dei mangimi agli allevamenti e all’attività quotidiana di raccolta del latte“.

Sulla vicenda è intervenuto anche il Governo centrale attraverso le parole del ministro alla transizione ecologica, Roberto Cingolani secondo il quale il caro carburante è una “colossale truffa ai danni delle imprese e dei cittadini italiani”.

Non usa mezzi termini il ministro della Transizione ecologica che intervistato da Sky Tg 24, ha commentato gli aumenti dei prezzi di benzina, diesel e metano degli ultimi giorni. “Non esiste motivazione tecnica di questi rialzi – ha spiegato – e la crescita non è correlata alla realtà dei fatti è una spirale speculativa, su cui guadagnano in pochi”. Cingolani ritiene indispensabile stabilire un prezzo massimo dei carburanti oltre il quale gli operatori europei non possono andare.

Probabilmente nei prossimi giorni sarà il Governo a prendere provvedimenti in materia.

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