L’associazione Corteo Storico Monfort nasce circa trent’anni fa per rievocare il momento in cui re Carlo II d’Angió nel 1294 concede all’allora signore di Gravina, Conte Giovanni di Montfort, il privilegio di esercitare la Fiera.
L’associazione conta più di trenta soci ma coinvolge diversi volontari che gratuitamente offrono il proprio tempo e le proprie competenze per realizzare costumi, scenografie, accessori e oggetti di scena per le rievocazioni storiche.
Una vera officina sartoriale e scenografica in cui mani sapienti cuciono a mano, e con maestria, stoffe e abiti meravigliosi. Il gruppo è in fermento per le sfilate del prossimo corteo storico che apre e chiude la storica Fiera San Giorgio a Gravina (quest’anno dal 21 al 25 aprile).
Abbiamo raggiunto telefonicamente il presidente, l’architetto Giuseppe Colonna, per una piacevole chiacchierata.
Ci parla del Corteo Storico e delle novità di quest’anno?
Il corteo in concomitanza con la Fiera San Giorgio oltre a rievocare un preciso momento storico, ogni anno porta in scena momenti di vita dell’immaginario medievale. Un vero e proprio tema diverso per ogni edizione. Il tema di quest’anno è “Mercanti in Fiera “. Nella parte storica troviamo re Carlo II d’Angiò con Maria d’Ungheria. Il conte Giovanni di Montfort con consorte. Il Mastro di Fiera, nobili, notabili, clero, popolo, militi, cavalieri, timpanisti, sbandieratori. Un corteo con oltre 600 figuranti. Tutti i balletti sono curati da Lucia Carulli e Pia Ciaccia.
Il corteo sfilerà per le vie della città il 21 aprile per inaugurare la fiera con il cerimoniale di apertura. Il 25 aprile con il cerimoniale di chiusura e spettacolo finale.
Chi può partecipare al corteo?
Tutti possono partecipare al corteo, grandi e piccini, basta iscriversi presso la nostra sede in piazza Pellicciari 19. Ci trovate tutte le sere dopo le 18. Sfilare è un esperienza unica e emozionante, da provare almeno una volta.
Quanto è importante portare avanti questa storica tradizione?
Dopo anni di attività, l’attuale amministrazione ha concesso alla nostra associazione dei locali presso l’ex convento degli agostiniani per la realizzazione, la custodia e la mostra degli abiti. E’ importantissimo portare avanti questa tradizione che racconta la storia della nostra città, un passato da conoscere e tramandare con orgoglio nel tempo.
Si è svolta pochi giorni fa la Passio Christi, frutto della collaborazione tra due associazioni. Quanto conta fare rete?
Noi collaboriamo con molte associazioni del territorio, in particolare per Gravinae Nativitas con l’associazione Passio Christi e Fortis Murgia. È importante fare rete per valorizzare le diverse competenze che ci sono nel nostro territorio e attirare un bacino sempre più ampio di visitatori. Tantissimi sono i turisti affascinati dalle tradizioni della nostra città, e che vengono appositamente a Gravina per fare un tuffo nella storia. Basti pensare al grande successo di pubblico delle due date di “Gravinae Nativitas – Antichi mestieri in presepe” e al gran numero di visitatori che ogni anno segue i cortei di apertura e chiusura della nostra storica fiera.