giovedì, 25 Aprile 2024
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Storie da un Matrimonio

Il racconto di Maria e di un amore tossico

Seconda puntata della nuova rubrica dedicata alle testimonianze e ai racconti sul mondo del wedding. Storie di matrimoni finiti o nemmeno iniziati ma anche nozze durature, feste o celebrazioni memorabili, incontri d’amore rocamboleschi, preparativi interminabili ed imprevisti dell’ultimo momento.

Se anche tu vuoi raccontare la tua “Storia da un Matrimonio”, scrivici a redazione@iltag.it o whatsapp al 3896448778.

Oggi riportiamo la storia di Maria e di un amore tossico.

Ciao sono Maria e vorrei raccontare la mia storia, di un amore finito e di una libertà ritrovata. Ho vissuto un incubo per colpa di una relazione che di amore non aveva nulla. Ero vittima e succube di un uomo, e per lui ho fatto qualsiasi cosa. Compreso annientarmi completamente.

Ci siamo conosciuti in un bar del paese e non è stato un vero colpo di fulmine. Me l’ha presentato un amico in comune. All’inizio mi stava anche abbastanza antipatico perchè sembrava il classico tipo che se la crede e se la tira. E’ un giovane e affascinante avvocato.

Ha iniziato, nei giorni a seguire, a farmi la corte. In un modo davvero unico e speciale: mandandomi fiori o lasciando bigliettini nella cassetta della posta. Mi sono sentita coccolata grazie ad alcuni gesti antichi, degli uomini di una volta. Mi ha conquistata piano piano. Dopo un anno di frequentazione, mi chiede di sposarlo. Avrei preferito una convivenza ma ero davvero presa da lui e abbiamo fatto il grande passo. Da quel momento in poi inizia il mio incubo. Andati a vivere insieme scopro un uomo diverso da quello che conoscevo.

Inizia a trascurarmi, a rispondermi male e a passare molto spesso la notte sul divano davanti alla tv. Mi diceva quello che doveva indossare e quello che non andava bene, mi insultava pesantemente e arriva a vietarmi di uscire con le amiche. Io non mi oppongo perchè ho il terrore di perderlo e penso sia solo gelosia. E’ difficile da spiegare, ma mi sembrava di vivere in una bolla in cui non c’era via d’uscita. Quella sbagliata ero io e dovevo compiacere in tutto e per tutto il mio uomo. Ad un certo punto però, quando abbiamo deciso di avere un figlio che non arrivava, mi è scattato qualcosa. Ed ho capito che una vita così non volevo passarla e dovevo fermare tutto prima di un eventuale figlio. Dopo due anni di minacce, violenza verbale, insulti e tanto altro sono andata via.

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Lui mi ha cercata e ha fatto di tutto per opporsi al divorzio e alla fine della relazione, ma io ormai ero più forte. I miei occhi si sono aperti e ho deciso di cominciare finalmente ad amarmi“. 

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