venerdì, 29 Marzo 2024
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Ambulatorio medico abusivo, denunciato il titolare

Clienti da tutta la provincia per sottoporsi ai trattamenti di agopuntura in uno scantinato

Nell’ambito di un’autonoma attività di servizio posta in essere dalla Tenenza di Putignano, volta alla tutela e alla salvaguardia del consumatore, è stato scoperto un seminterrato adibito ad ambulatorio medico, gestito da un cittadino di etnia cinese, dove venivano praticate la massoterapia e l’agopuntura in assenza del titolo abilitativo e delle previste autorizzazioni rilasciate dall’A.S.L. e dal Comune.


Le investigazioni eseguite mediante mirate osservazioni, controlli, pedinamenti ed acquisizione di dichiarazioni rese dai clienti dell’ambulatorio, hanno permesso di sorprendere, in flagranza di reato, il titolare del centro nell’intento di praticare l’agopuntura.


Quando i militari sono intervenuti hanno trovato all’interno dei locali molti clienti, proveniente anche da fuori Provincia, pronti a sottoporsi ai trattamenti.


Nel seminterrato sono stati rinvenuti oltre 25.000 prodotti, privi di tracciabilità, quali aghi per agopuntura, medicinali e integratori a base di erba di provenienza cinese, per un valore complessivo stimato di circa 150.000 euro.
Singolare è risultato il rinvenimento di un recipiente in PET contenente migliaia di aghi utilizzati per l’agopuntura, a conferma sia dei numerosi clienti sia delle precarie condizioni igieniche in cui veniva esercitata l’attività.


Il titolare del centro è stato deferito alla competente Procura della Repubblica per esercizio abusivo della professione medica (accertamento compiuto nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa).


Inoltre, sono stati sottoposti a sequestro preventivo d’urgenza i locali adibiti a sala massaggi, completi di attrezzature (lettini, lampade riscaldanti e sterilizzatori) e a sequestro probatorio gli aghi e i medicinali rinvenuti.
Infine, sono stati interessati, per gli adempimenti di propria competenza, l’A.S.L. e il Comune. La conduzione illecita delle attività nel settore sanitario, infatti, oltre a
danneggiare i professionisti onesti, rappresenta un grave rischio per la salute dei cittadini.

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