martedì, 23 Aprile 2024
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Enoturismo, via libera agli emendamenti della legge regionale

Semplificazione, snellimento delle procedure e più figure professionali per sostenere l'enoturismo pugliese

“Oggi, nella piena collaborazione di tutta l’aula consiliare, portiamo a compimento un percorso normativo importante per il settore dell’enoturismo che, nel pieno rispetto delle peculiarità vitivinicole regionali, dei produttori e delle tipicità territoriali, è destinato a favorire a tutto tondo il turismo enogastronomico della nostra regione”. Lo ha detto l’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia, a margine della seduta consiliare regionale odierna nel corso della quale sono state votate e approvate le modifiche alla legge che disciplina l’enoturismo (L.R. 6 agosto 2021, n. 29).

“Il Consiglio, con votazione unanime, ha approvato importanti emendamenti per rafforzare azioni e obiettivi per i quali la Puglia ha deciso di dotarsi di questo strumento normativo. Maggiore semplificazione, snellimento delle procedure previste a carico delle imprese pugliesi e un ampliamento degli ambiti operativi per chi voglia esercitare questa attività. Sono queste le principali novità introdotte. Con un emendamento che ho presentato insieme al presidente della IV commissione consiliare Paolicelli abbiamo inteso mantenere, tra i soggetti che possono esercitare l’attività enoturistica, i consorzi di tutela dei vini a denominazione geografica e indicazione geografica. Inoltre, si ampliano le figure professionali tra quelle previste nell’impresa che esercita l’attività enoturistica, ovvero la figura dell’enologo, dell’esperto di marketing del vino e il wine manager. Inoltre, viene riconosciuta la possibilità di accedere a tale attività anche a quelle cantine che svolgono attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti vitivinicoli acquisendo la materia prima e il  vino da terzi. In materia di semplificazione la norma di modifica prevede novità rispetto alle modalità di riconoscimento degli operatori delle attività enoturistiche: è demandata ai comuni, attraverso la semplice SCIA, la verifica dei requisiti e dei presupposti previsti dalla legge e, contestualmente, solo per gli imprenditori agricoli, il controllo della connessione dell’attività enoturistica con quella agricola, al fine di prevedere per essi le agevolazioni di legge per tale attività”.

“Sono soddisfatto per questo risultato raggiunto – ha concluso Pentassuglia – perché tiene insieme le istanze di tutti gli operatori della filiera, rafforza e valorizza lo stretto legame tra vino e turismo, dando nuova linfa e sviluppo di crescita per le nostre imprese, i territori e un’offerta valida e di qualità ai turisti italiani e stranieri”.

“A queste modifiche si è arrivati dopo la discussione in Commissione Agricoltura – ha detto il consigliere regionale e presidente IV Commissione consiliare, Francesco Paolicelli – a cui ha fatto seguito l’approvazione dell’Aula lo scorso 27 luglio. Le modifiche apportate oggi sono state il frutto anche di alcune osservazioni fatte pervenire dal Governo. Perciò possiamo parlare di un lavoro congiunto che è il risultato dell’ascolto delle categorie e degli operatori di settore interessati. Il nostro impegno deve andare nella direzione di incentivare il mercato dei viaggi, del turismo e dei servizi a sostegno della filiera ricettiva, volano dell’intera economia regionale”.

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