giovedì, 28 Marzo 2024
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Gravina, il padre di Ciccio e Tore chiede di riaprire le indagini sulla morte dei sue figli

Sabato la presentazione del libro sui due fratellini con le ricostruzioni del generale Luciano Garofano

C’è grande attesa per la presentazione del libro “Ciccio e Tore Il Mistero di Gravina” che sarà presentato, sabato 25 febbraio presso l’Auditorium della Chiesa di San Pietro e Paolo, ( ore 18,30)alla presenza dei due autori: Luciano Garofano e Mauro Valentini, di Maria Gurrado, difensore di Filippo Pappalardi e dello stesso Pappalardi, padre dei due bambini. Un libro che offre percorsi non solo narrativi ma anche indicazioni concrete da destinare agli inquirenti per una possibile riapertura delle indagini e per scoprire finalmente cosa è accaduto a Ciccio e Tore.

Nei mesi scorsi infatti, il generale Grofano è stato a Gravina per effettuare nuove indagini e nuovi rilievi nella Casa delle 100 Stanze alla ricerca di elementi fondamentali per la verità. Anche per il generale in congedo dell’Arma dei Carabinieri che  nel 1992 si è occupato delle indagini sulla strage di Capaci, la storia di Ciccio e Tore è tutt’altro che conclusa. Soprattutto perché è di questi giorni l’ennesima richiesta da parte di Filippo Pappaplardi di riaprire le indagini sulla morte di Ciccio e Tore scomparsi da Gravina nel giugno del 2006 e ritrovati morti in una cisterna all’interno di un’antica masseria nel centro cittadino, circa un anno e mezzo dopo mentre i vigili del fuoco tentano di portare in salvo un bambino che era scivolato nella medesima cisterna. Una richiesta non nuova (le altre sono state rigettate dalla Cassazione) che si basa su nuovi elementi.  Lo scopo sarebbe quello di fare chiarezza sulla morte dei suoi figli ed accertare eventuali responsabilità da parte di terzi, facendo riferimento, per esempio, a qualcuno che, pur sapendo che i ragazzini si trovavano in una delle cisterne della “ Casa delle 100 stanze” , non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione in tal senso.

“Sono troppi i punti oscuri di questa vicenda – spiega Pappalardi raggiunto telefonicamente- ci sono persone, ragazzini ma probabilmente anche degli adulti, che hanno nascosto la verità e ora voglio capire perché lo hanno fatto. Ci sono delle lacune nelle indagini e anche verbali della Procura che sono stati cambiati. Perché?”. Una domanda rimasta purtroppo ancora senza risposta e dopo 15 lunghi anni.

Una domanda a cui Pappalardi, che ricordiamo fu accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere, rinchiuso in carcere per tre mesi è scagionato solo dopo il ritrovamento dei corpicini senza vita dei suoi figli, ha provato a dare una risposta con l’aiuto di uno dei massimi esperti italiani in investigazioni scientifiche. “ E’ tutto scritto nel libro che mi auguro possa convincere la procura a riaprire il caso” conclude il papà di Ciccio e Tore

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