Giovedì 12 settembre, alle 18:30 nel Palazzo Malvinni Malvezzi di Matera, è in programma il secondo appuntamento della 4ª edizione di “Scrittori allo Specchio”: il critico e traduttore Norman Gobetti presenterà Il fondamentalista riluttante di Mohsin Hamid. Di seguito i particolari.
Prosegue a Matera la rassegna dedicata al mondo della traduzione letteraria, organizzata e promossa dall’associazione Amabili Confini. Il secondo appuntamento di “Scrittori allo specchio”, introdotto da Rita Montinaro, si terrà giovedì 12 settembre alle 18:30 nella cornice di Palazzo Malvinni Malvezzi. Con il monologo dal titolo “Una parabola quanto mai attuale”, il traduttore e critico Norman Gobetti presenterà Il fondamentalista riluttante di Mohsin Hamid, romanzo pubblicato nel 2007, finalista al Booker Prize e trasposto nel film omonimo del 2012 diretto da Mira Nair.
Dopo essersi laureato in storia e critica del cinema, Norman Gobetti ha lavorato dal 1995 al 2002 come redattore interno per la rivista “L’Indice”. Dal 1994 al 1998 ha collaborato con alcuni festival cinematografici. Dal 2002 al 2005 ha lavorato come redattore esterno per la casa editrice Giano. Nel 1997 ha cominciato a lavorare come traduttore, principalmente per l’Einaudi, con cui collabora anche come revisore. Ha tenuto laboratori di traduzione letteraria all’Università di Pisa (dal 2009 al 2022) e alla Scuola di specializzazione in traduzione editoriale di Torino (dal 2011 al 2022). Ha pubblicato un libro su Il silenzio degli innocenti di Jonathan Demme (Lindau, 1997) e recensioni, articoli e saggi per le riviste “Garage”, “La terra vista dalla luna”, “Lo straniero”, “La società degli individui”, “L’Indice”, “Tradurre”. Tra le sue traduzioni, ricordiamo Koba il Terribile di Martin Amis (Einaudi, 2003, 2005), Il fondamentalista riluttante di Mohsin Hamid (Einaudi, 2007, 2008), Nemesi di Philip Roth (Einaudi, 2011, 2012, 2013, 2016 in Le nemesi), Il libro dell’acqua e di altri specchi di Nadeem Aslam (add, 2019), Maniac di Benjamín Labatut (Adelphi, 2023).
Il fondamentalista riluttante. Ogni impero ha i suoi giannizzeri e Changez è un giannizzero dell’Impero americano. Giovane pakistano, ammesso a Princeton grazie ai suoi eccezionali risultati scolastici, dopo la laurea summa cum laude viene assunto da una prestigiosa società di consulenza newyorkese. Diventa cosí un brillante analista finanziario, sempre in viaggio ai quattro angoli del mondo. Impegnato a volare tra Manila e il New Jersey, Lahore e Valparaiso, e a frequentare l’alta società di Manhattan al braccio della bella e misteriosa Erica, Changez non si rende conto di far parte delle truppe d’assalto di una vera e propria guerra economica globale, combattuta al servizio di un paese che non è il suo. Finché arriva l’Undici settembre a scuotere le sue certezze e a trasformarlo. Il businessman in carriera, rasato a puntino e impeccabilmente fasciato nell’uniforme scura del manager, comincia a perdere colpi. La produttività cala e la barba cresce, quella barba che agli occhi dei suoi concittadini fa di ogni «arabo» un potenziale terrorista. E mentre gli Stati Uniti invadono l’Afghanistan, il Pakistan e l’India sembrano sull’orlo di una guerra atomica e New York si lascia andare a un’agghiacciante volontà di potenza tinta di nostalgia, anche la personalità dell’amata Erica rivela lati sempre piú patologici. Giunge cosí per Changez il momento di compiere un passo irreversibile.
Il calendario dei prossimi appuntamenti:
- giovedì 19 settembre, “Raffiche su raffiche di entropia”, a cura di Silvia Pareschi. Monologo su Le correzioni di Jonathan Franzen;
- giovedì 26 settembre, “Lotta, memoria e linguaggio collettivo”, a cura di Giulia Zavagna. Monologo su L’invincibile estate di Liliana di Cristina Rivera Garza;
- giovedì 3 ottobre, Il re di tutti. Un ritratto di Stephen King di e con Luca Briasco.