mercoledì, 9 Ottobre 2024
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Pd di Gravina: “sulla Fondazione Santomasi si continua a sbagliare”

"Nel Consiglio Comunale la maggioranza è ricaduta ancora una volta nello stesso errore"

I subcommissari del Partito Democratico “Ninuccio Pappalardi” di Gravina: Angela Moramarco, Felice Lafabiana, Vincenzo Forzati, Liborio Dibattista, Giuseppe Lapolla e Michele Tavani; a seguito del Consiglio Comunale di giovedì 22 giugno hanno reso noto un comunicato stampa riguardanti gli ultimi eventi che coinvolgono la Fondazione E. P. Santomasi, dichiarando quanto segue.

A novembre scorso fu compiuto uno spoils system senza precedenti perché irrispettoso della scadenza naturale del consiglio di amministrazione della Fondazione E.P. Santomasi.

Si elessero Giuseppe Cappiello, fedelissimo di Rino Manada, e Angela Pia Loizzo, moglie del Presidente Cocco Cornacchia. Fu subito chiaro che quella scelta era figlia della sola logica spartitoria.

Giovedì in Consiglio Comunale si è eletto un altro rappresentante, sempre in una logica di accordi tra la maggioranza, ma senza la minima apertura ad un confronto di merito con la minoranza che ha giustamente abbandonato l’aula.

Noi del Partito Democratico “Ninuccio Pappalardi” di Gravina chiediamo innanzitutto il rispetto delle regole, principio più volte chiesto e ribadito dal Sindaco Lagreca in Consiglio ma che, a quanto pare, viene sistematicamente disatteso.

Chiediamo di fare chiarezza e di rispettare l’articolo 7 dello Statuto della Fondazione dove si dice che il Consiglio di amministrazione della Fondazione è valido solo quando sono stati individuati tutti i membri della maggioranza e della minoranza, per una questione di
equità e controllo.

Anche ieri la maggioranza non è stata capace di chiarire quale sia l’attuale composizione del Consiglio della Fondazione e come intende destituire i componenti eletti a novembre scorso; e soprattutto, vorremmo capire qual è l’atto procedurale (o presunto tale) in base al quale si vogliono sostituire i membri della Fondazione.

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Aggiungiamo che vi è la necessità di redigere un nuovo Statuto della Fondazione. Sono questioni basilari e nodi ancora da sciogliere che attengono alla regolarità dei lavori di un
Consiglio Comunale.

Le norme statutarie della Fondazione non sono state rispettate ed inoltre sulla vicenda è in piedi un ricorso giudiziario del quale l’intera città potrebbe pagare le conseguenze, anche economiche.

L’attuale amministrazione comunale ha già incaricato un avvocato sborsando ben 12.000 euro, soldi dell’intera collettività. Noi riteniamo che la procedura giudiziaria potrebbe danneggiare l’attuale Amministrazione Comunale.

Su questo bastava fermarsi un attimo e trovare una quadra che avrebbe ragionevolmente bloccato la vicenda legale in corso. È in gioco il prestigio della nostra città e la rappresentanza della stessa Fondazione, erede di una insigne storia e di uomini di elevato spessore culturale.

Il rispetto delle regole non si professa, ma si realizza con i fatti.

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