domenica, 8 Dicembre 2024
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Matera, stop ai lavori per l’installazione dell’antenna 5G

Il provvedimento è frutto dell'approfondimento sull'iter autorizzativo riguardo le direttive

Stop ai lavori per l’installazione di un’antenna di telefonia mobile, nella rotonda di via Gravina.

Il provvedimento di sospensione, è stato firmato stamattina dal dirigente del settore Gestione del territorio, Giuseppe Gaudiano, su richiesta del sindaco Domenico Bennardi, ed è frutto dell’approfondimento degli uffici sull’iter autorizzativo, rispetto alle direttive date dal sindaco oltre un mese fa.

Intanto il traliccio alto più di 34 metri in poche ore è stato già installato, seppure non attivo e funzionante.

L’atto non risolve definitivamente la questione, ma è una dura presa di posizione dell’Amministrazione comunale dopo l’improvvisa accelerata dei lavori, da parte dell’impresa incaricata di realizzare l’impianto.

Già l’11 dicembre scorso, il dirigente Gaudiano aveva notificato all’impresa i motivi ostativi alla realizzazione dell’opera, che per ingombro in altezza e larghezza avrebbe richiesto un iter più complesso e articolato con il rilascio di un permesso a costruire, trattandosi tecnicamente di “nuova costruzione”.

Il preavviso di diniego, però, è stato ignorato e lo scorso 18 dicembre sono partiti i lavori, con una rapidità di esecuzione sorprendente quanto insolita: In meno di 24 ore il traliccio metallico dell’antenna è stato completamente issato. 

«L’odierno provvedimento di sospensione -sottolinea il sindaco Bennardi- è frutto di una serie di passaggi tecnici, effettuati dagli uffici nelle ultime settimane e ignorati dall’impresa, che ha ritenuto di avviare comunque i lavori, noncurante delle nostre osservazioni in merito al necessario permesso di costruire. Questo ha reso necessaria l’ordinanza dirigenziale di sospensione.

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L’Amministrazione comunale non ha mai autorizzato questa antenna di telefonia a Matera nord, perché con il decreto Gasparri viene considerata “opera di urbanizzazione primaria” al pari di strade e reti idriche, quindi non necessita di autorizzazioni da parte di giunte, sindaci o consigli comunali, ma solo atti gestionali dirigenziali. Nonostante ciò, ci siamo opposti e continueremo a farlo in tutti i modi legali possibili».

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