giovedì, 28 Marzo 2024
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Matera, Taddonio: “Tante problematiche da affrontare”

La Confguide di Matera evidenzia la situazione dell'area del Parco della Murgia

Eletto presidente a unanimità nel corso dell’assemblea dello scorso 14 aprile per ConfGuide (aderente a Confcommercio) Matera, Nicola Taddonio è intervenuto dopo l’audizione in III^ Commissione (Attività produttive, Ambiente, territorio) del Consiglio Regionale della Basilicata dichiarando:

«È stato sicuramente importante porre all’attenzione le problematiche che viviamo nel territorio. È un passo in avanti, dal momento che ora la Regione è al corrente delle varie questioni. Siamo certi che ci si adopererà insieme».

Taddonio si è espresso in relazione allo stato di abbandono delle chiese rupestri, siti archeologici e sentieri del Parco delle Chiese Rupestri del Materano, a seguito di richiesta pervenuta dalla Commissione.

Nell’occasione ha evidenziato lo stato di abbandono che caratterizza l’intera area, con punti di ristoro e bagni pubblici chiusi, il tratto per giungere al belvedere interdetto agli autobus e alle automobili, oltre alla mancanza di un servizio navetta da Matera città.

«Le guide turistiche e gli operatori turistici hanno eliminato dai programmi l’area della Murgia materana. I sentieri non sono terminati perché non c’è mai stato protocollo intesa tra Ente parco e proprietari. Molti sentieri sono chiusi da recinzioni elettriche anticinghiali, così come gli animali rappresentano un grave problema per la fruizione degli stessi sentieri.

Alcune scalinate sono crollate e non sono mai state messe in sicurezza e, nel frattempo, i visitatori hanno creato dei percorsi improvvisati che sono comunque pericolosi. I sentieri per essere fruibili hanno bisogno anche di parcheggio o punti ristoro», ha rimarcato ancora il presidente di ConfGuide Matera.

Per quanto concerne le Chiese rupestri, Taddonio ha evidenziato come «nonostante il restauro, non essendoci mai stato un progetto di gestione, esse versano in stato di abbandono e sono oggetto di atti vandalici.

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Dunque chiediamo di far sì che una istituzione così importante funzioni. Bisogna emanare un bando di gestione, da tre anni gli operatori turistici non possono lavorare nell’area».

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