Gli avevano rubato lo scooter per disabili qualche mese fa, la ASL Bari gliene ha fornito un altro nuovo. È la vicenda di Antonio Di Cè, cominciata con una brutta disavventura e terminata con il lieto fine, incontrato stamattina dal direttore generale facente funzioni ASL Bari, Luigi Fruscio, assieme al direttore del Distretto Socio Sanitario n. 4, Francesco Torres, e al personale del presidio socio-sanitario di Santeramo, per concludere gli ultimi adempimenti burocratici.
Lo scooter elettrico, indispensabile per garantirgli un minimo di mobilità e per svolgere diverse attività quotidiane, gli era stato sottratto proprio sotto casa, gettando Antonio e suo fratello Francesco nello sconforto: «Senza quello scooter – le sue parole – resterebbe chiuso da prigioniero in casa. E non è giusto».
«Non è sembrato giusto nemmeno a noi – ha ricordato Fruscio – sia per l’assurdità del caso, perché a nostra memoria una cosa del genere non era mai capitata, sia per i risvolti tecnico-giuridici legati ad un problema inedito». Di fronte alla unicità della vicenda, poiché il furto dello scooter non è un’eventualità contemplata nel Nomenclatore per la fornitura di ausili protesici, il Servizio di Assistenza Protesica del Distretto n. 4 (a cui afferiscono i cittadini di Santeramo in Colle) – su indicazione della Direzione generale – ha preso in carico il caso e lo ha risolto nell’unico modo possibile: il riacquisto del mezzo.
«Assieme allo scooter elettrico – ha sottolineato il direttore generale – restituiamo ad una persona con disabilità un bene preziosissimo: la possibilità di muoversi, di riprendersi quel pezzo di libertà che gli era stato negato. La Sanità pubblica, improntata al principio universalistico e all’equità, risulta più efficace quando riesce a dare a tutti i cittadini la risposta migliore al proprio bisogno di salute e, se serve, anche muovendosi tra le pieghe della burocrazia».
La singolarità della storia dello scooter rubato, del resto, è anche il riflesso di un’attività ordinaria molto più ampia che riguarda la fornitura di prestazioni protesiche, a carico del Servizio Sanitario Nazionale, a svariate categorie di persone colpite da invalidità permanente o temporanea. La ASL Bari, tra il 2023 e il 2024, nel solo settore della mobilità personale ha infatti acquistato 29 scooter elettrici a quattro ruote, 7 carrozzine elettriche, 571 carrozzine ad autospinta e 2.826 carrozzine pieghevoli a spinta. Nessuno, insomma, è stato lasciato indietro.