Anche i dipendenti delle Ferrovie Apulo lucane aderiscono allo sciopero generale di 24 ore proclamato per venerdì 2 dicembre.
Le ragioni dello sciopero sono sintetizzate in un documento sottoscritto dall’Organizzazione Sindacale Usb Lavoro Privato di Puglia e Basilicata e che prevedono: il rinnovo dei contratti e aumento dei salari con adeguamento automatico al costo della vita e con recupero dell’inflazione reale; introduzione per legge del salario minimo di 12 euro l’ora; cancellazione degli aumenti delle tariffe dei servizi ed energia, congelamento e calmiere dei prezzi dei beni primari e di combustibili, incameramento degli extra-ricavi maturati dalle imprese petrolifere, di gas e carburante; riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario; blocco delle spese militari e dell’invio di armi in Ucraina, nonché investimenti economici per la scuola, per la sanità pubblica, per i trasporti, per il salario garantito per disoccupati e sottoccupati; rilancio di un nuovo piano strutturale di edilizia residenziale pubblica che preveda anche il riuso del patrimonio pubblico attualmente in disuso, a beneficio dei settori popolari e dei lavoratori; fermare le stragi di lavoratori, introdurre il reato di omicidio sul lavoro; fermare la controriforma della scuola; e cancellare l’alternanza scuola-lavoro e gli stage gestiti dai centri di formazione pubblici e privati.
Braccia incrociate anche per difendere il diritto di sciopero e riconoscimento a tutte le OO.SS. di base dei diritti minimi e dell’agibilità sindacale in tutti i luoghi di lavoro; introdurre una politica energetica che utilizzi le fonti rinnovabili, senza ricorrere a nucleare e rigassificatori; aumento delle risorse a favore dell’autodeterminazione, la tutela della salute delle donne per combattere discriminazioni, oppressione nel lavoro, nella famiglia e nella società.
E, ancora, la protesta è contro le privatizzazioni e il sistema di appalti/subappalti rafforzati dal Ddl concorrenza, che attaccano gli interessi collettivi a vantaggio di imprese e speculatori; l’autonomia differenziata che disgrega il Paese e allarga le differenze sociali tra territori; l’economia di guerra, vera sciagura umana e sociale per i popoli ed i lavoratori.
Dalle Fal fanno sapere che saranno comunque assicurati tutti i servizi nelle fasce di garanzia, ossia dalle ore 5.30 alle ore 8.30 e dalle ore 12.30 alle ore 15.30.