Dopo molti anni di assenza, il cinema torna protagonista al teatro Mercadante di Altamura con la rassegna “Storie: sguardi, racconti, percorsi”, giunta alla sua dodicesima edizione. Il secondo appuntamento è programmato per il 21 settembre alle ore 19, con la proiezione del film documentario “Vogliamo anche le rose” di Alina Marazzi.
Il documentario, uscito nel 2007, offre un’intensa analisi dei profondi cambiamenti sociali vissuti dall’Italia tra gli anni Sessanta e Settanta, soffermandosi in particolare sulla nascita del movimento femminista. Attraverso fotografie, filmini di famiglia, fotoromanzi e dibattiti televisivi, il film racconta le storie di tre donne di diversa estrazione sociale, rappresentative delle lotte e delle trasformazioni di quell’epoca. Le voci di Anita Caprioli, Teresa Saponangelo e Valentina Carnelutti accompagnano il racconto.
A seguire è previsto un talk con la professoressa Francesca Romana Recchia Luciani, docente di Filosofie contemporanee e saperi di genere all’Università di Bari “Aldo Moro”, e Maria Pia Berloco, presidente dell’associazione “Donne In…”. Recchia Luciani è un’autrice di rilievo nel campo dei saperi di genere, con numerose pubblicazioni e ruoli di coordinamento accademico.
La rassegna proseguirà con la proiezione di altri due film: “Fratelli di culla”, il 25 settembre, un documentario di Alessandro Piva che narra le storie dell’ex brefotrofio di Bari; e “Percoco, il primo mostro d’Italia”, il 28 settembre, film di Pierluigi Ferrandini che ripercorre un tragico fatto di cronaca degli anni Cinquanta a Bari.
Organizzata dal gruppo informale Altamura al Cinema con il supporto di Pro Loco, Obiettivo Successo e Cineclub Formiche Verdi, la rassegna si propone come un momento di riflessione attraverso il cinema sui cambiamenti della società italiana nel dopoguerra. L’intero ciclo è accompagnato da incontri con registi, autori ed esperti, creando un dialogo critico con il pubblico.
I biglietti sono in vendita online e al botteghino del teatro al costo di 6 euro. La rassegna gode del patrocinio di Regione Puglia, Comune di Altamura, Apulia Film Commission e Pugliapromozione.