L’agricoltura come leva di inclusione sociale e sviluppo economico. È questo il cuore del progetto “Agri Lamione”, inaugurato ieri a Grassano dalla Cooperativa sociale La Mimosa, capofila di un’iniziativa sostenuta dal GAL Start 2020.
Grazie agli investimenti previsti dal bando, il vecchio lamione di proprietà della cooperativa è stato reso accessibile anche alle persone con disabilità e trasformato in un centro di riferimento per attività rivolte a soggetti vulnerabili. «Oggi abbiamo un presidio importante, un hub che connette aziende agricole e comunità – ha dichiarato Francesco Ritrovato, presidente de La Mimosa –. Agri Lamione continuerà a crescere, utilizzando ogni risorsa per sostenere le persone più fragili».
Il convegno “Agricoltura sociale volano per la Basilicata rurale”, ospitato nel centro storico, ha sottolineato il valore della cooperazione agricola come strumento per superare frammentazione e difficoltà di mercato. Nei saluti istituzionali i sindaci di Grassano, Filippo Luberto, e di Grottole, Angelo De Vito, hanno ribadito l’importanza di fare rete per rafforzare i territori.
Il presidente dell’Oprol, Paolo Colonna, ha richiamato il ruolo dell’agricoltura sociale come leva strategica per il benessere delle comunità, ricordando le azioni di tutela delle specie autoctone lucane, tra cui la messa a dimora di 40mila piante di olivo.
Il presidente del Gal Start 2020, Angelo Zizzamia, ha illustrato le opportunità delle azioni Leader per le aziende agricole orientate alla multifunzionalità e per i soggetti fragili. Nelle conclusioni, Rocco Vittorio Restaino, Autorità di Gestione del PSR Basilicata, ha definito i Gal “organismi di frontiera” capaci di generare innovazione e impatto duraturo.
Agri Lamione rappresenta così un esempio virtuoso di agricoltura sociale, capace di coniugare inclusione, valorizzazione delle eccellenze locali e sviluppo sostenibile per la Basilicata rurale.