Giornata storica per la città di Gravina in Puglia e per tutto il territorio dell’Alta Murgia. Nella mattinata del 23 ottobre più di venti rappresentanti della filiera lattiero-casearia, dalla zootecnia alla trasformazione, si sono riuniti a Palazzo di Città per firmare l’adesione alla nuova associazione del Pallone di Gravina DOP, un progetto che mira a ottenere il riconoscimento della denominazione di origine protetta per una delle produzioni più identitarie e apprezzate della tradizione locale.
Il Pallone di Gravina, formaggio tipico a pasta filata, racchiude secoli di storia e cultura contadina. Citato già dal Dizionario Geografico Ragionato del Regno di Napoli del 1802 e successivamente dall’Enciclopedia Britannica nel 1847, è simbolo di una tradizione casearia profondamente radicata nel paesaggio rurale murgiano.
L’accordo firmato coinvolge aziende e artigiani delle province di Bari, BAT, Taranto, Matera e Potenza. “Vi ringrazio per essere qui numerosi – ha dichiarato il sindaco Fedele Lagreca – perché finalmente si sono messe da parte le divisioni. L’unione fa la forza e l’obiettivo condiviso è dare al nostro Pallone il riconoscimento che merita, valorizzando le eccellenze del territorio e garantendo qualità e tracciabilità ai consumatori.”
Sulla stessa linea l’assessora alle Attività Produttive Marienza Schinco, che ha sottolineato come “la certificazione DOP rappresenti una garanzia di autenticità e lavorazione nel rispetto delle tradizioni locali, ma anche una scelta consapevole per proteggere produttori e consumatori e salvaguardare il patrimonio enogastronomico murgiano”.
Dal punto di vista operativo, l’assessore al Bilancio Leo Vicino ha assicurato il pieno sostegno finanziario e logistico all’iniziativa, mettendo a disposizione un locale comunale per la sede dell’associazione.
Soddisfazione anche dal Comitato tecnico-scientifico, che ha ricordato le radici storiche del formaggio e il percorso verso la creazione di un marchio di tutela a beneficio dell’intera filiera. Con questa firma, Gravina compie un passo concreto verso la certificazione DOP del suo Pallone, esempio autentico di come tradizione e territorio possano generare sviluppo e coesione.




