Nuova rubrica de ilTag.it dedicata alla salute e in collaborazione con il dottor Federico Acquaviva, specialista in Medicina Generale, Estetica ed Ecografia con studio ad Altamura (Largo F.S. Nitti 32).
Grazie al prezioso contributo del dottor Acquaviva vi daremo, ad ogni appuntamento, piccoli e pratici consigli medici. Potrete fare le vostre domande, richieste di chiarimenti o di approfondimenti in relazione a determinate tematiche alla mail redazione@iltag.it.
Ecco la terza puntata dedicata ad HIV e AIDS, nell’ambito delle malattie sessualmente trasmissibili.
Il quadro
“Noi non giudichiamo queste persone, non domandiamo loro che cosa è successo loro o in che modo si sono ammalati: ci limitiamo a vedere il loro bisogno, e a prenderci cura di loro. Penso che, attraverso l’Aids, Dio ci stia dicendo qualcosa, dandoci un’opportunità per mostrare il nostro amore. Le persone affette da Aids hanno risvegliato l’amore più tenero in altri che magari lo avevano relegato al di fuori della propria vita, dimenticandolo.”
Madre Teresa di Calcutta

Per Keith Haring (1958-1990), morto a soli 31 anni di AIDS, il virus dell’HIV è un serpente rosso da estirpare. Dopo decenni di silenzio, oscurantismo e vergogna, nel giugno del 1981 l’AIDS viene riconosciuta come la malattia che ha causato più di 30 milioni di morti nel mondo, anche grazie alle opere di numerosi intellettuali tra cui lo stesso Keith Haring.
Si tratta di un virus che viene trasmesso attraverso la via sessuale per rapporti non protetti, la via ematica (contatti diretti di sangue : trasfusioni o siringhe infetti) o la via verticale (durante la gravidanza per secrezioni vaginali o latte materno).
L’AIDS (sindrome da immunodeficienza acquisita) è una malattia infettiva causata dal virus HIV (virus dell’immunodeficienza umana), che distrugge le difese immunitarie dell’organismo (le cellule CD4).
I sintomi
Si manifesta in due fasi: la prima fase comincia qualche settimana dopo il contatto con il virus con una sindrome influenzale, febbre, aumento di volume e dimensioni dei linfonodi, dolori muscolari e articolari, manifestazioni cutanee di vario tipo, sudorazione notturna. La seconda fase può manifestarsi anche a distanza di molti anni dal contagio e dipende dalla progressiva distruzione del sistema immunitario e dalle conseguenti infezioni da parte dei diversi tipi di microrganismi. A cavallo tra la prima e la seconda fase è essenziale una diagnosi precoce per cominciare i trattamenti antiretrovirali e rallentare la progressione della patologia.
Come si previene
Fino a qualche anno fa l’unico modo per il cittadino era l’utilizzo del profilattico, che resta in ogni caso un baluardo della prevenzione.
Il 21 aprile di quest’anno AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ha approvato la gratuità della cosiddetta PREP (Profilassi Pre-Esposizione): Tenofovir DF e Emtricitabina, due molecole che vengono somministrata per la profilassi pre-esposizione, nella prevenzione dell’infezione in caso di rapporti promiscui, ad alto rischio e non protetti. La prescrizione dovrà essere necessariamente fatta da un medico infettivologo e verrà distribuita attraverso gli ospedali e non in farmacia. La Prep è in grado di ridurre il rischio di contrarre l’HIV attraverso un rapporto sessuale di circa il 99% e del 74% in caso di uso promiscuo di siringhe infette, se assunta correttamente e secondo le indicazioni terapeutiche.
Come si diagnostica
La diagnosi di certezza viene effettuata attraverso un prelievo di sangue (test ELISA) in grado di rilevare la presenza di anticorpi diretti contro il virus; il test poi viene confermato da un secondo test su sangue che utilizza una metodica differente (Western Blot). Nei primi periodi dopo il contagio (periodo finestra), il test potrebbe risultare falsamente negativo in quanto si tratta di un test che ricerca gli anticorpi prodotti dal nostro corpo nei confronti del virus, per cui è necessario un certo periodo di tempo.
Ad oggi, è possibile acquistare in alcune farmacie dei test precoci che testano la presenza di alcuni antigeni virali specifici nel sangue (antigene 24 o test combinati).
I numeri
Il Ministero della Salute pubblica il rapporto “Sorveglianza delle nuove diagnosi di infezione da HIV”, analizzando i dati del 2019 del Registro Nazionale AIDS, attivo dal 1982.
Il numero di nuove diagnosi di infezione da HIV in Italia è di 2.531, pari ad una incidenza per 100.000 residenti di 4,2 (5 nel 2018 e 5,9 nel 2017); in Puglia i casi sono 160. L’incidenza dell’infezione da HIV in Puglia si è sempre mantenuta al di sotto della media nazionale.
Nel 2018 è stata osservata una riduzione di circa il 30% delle notifiche rispetto all’anno precedente. È possibile, tuttavia, che il dato rifletta una sottonotifica dei casi. Nella nostra regione resta particolarmente elevata la quota di soggetti con presentazione tardiva alla diagnosi di infezione (Late presenters e Advanced HIV Disease).
Con deliberazione di Giunta regionale n.694 del 9 maggio 2017, la Regione Puglia ha recepito l’Accordo Stato-Regioni concernente il “Documento di consenso sulle politiche di offerta e le modalità di esecuzione del test per HIV in Italia” ed ha approvato il documento di promozione del test HIV in Puglia che ne prevede l’erogazione gratuita presso i centri clinici deputati, utilizzando l’apposito codice di esenzione B01. La Regione Puglia, inoltre, garantisce l’attività di counselling e l’esecuzione del test in anonimato, attraverso procedure informatizzate che utilizzano codici criptati e/o fittizi. Con DGR 410 del 07/03/2019, inoltre, è stata costituita la Commissione Regionale per interventi contro HIV e AIDS che si occuperà di dare attuazione al PNAIDS.
*Fonte: “Puglia.salute”
Le cure
Attualmente non esistono cure o per eradicare l’infezione, né vaccini per prevenirla. Le cure disponibili (terapia antiretrovirale) consistono in associazioni di farmaci che bloccano la replicazione virale e quindi la progressione della malattia.
Principi generali del test HIV
Volontarietà
Consenso informato
Riservatezza ed anonimato
Gratuità
Accesso diretto
Counselling
A chi è raccomandato il test HIV
Chi ha comportamenti sessuali a rischio
Gruppi ad alta prevalenza
- soggetti in carico ai SerT o DDP (dipartimenti per le dipendenze patologiche)
- soggetti che hanno fatto uso anche saltuario o che fanno uso di droghe per via iniettiva
- soggetti provenienti da aree endemiche per HIV
Soggetti con patologie e condizioni cliniche correlate ad HIV/AIDS
Donne in epoca pre-concezionale o in gravidanza
Donatori di sangue, emocomponenti, organi e cellule
Chi ha avuto un’esposizione accidentale per la quale sia opportuno effettuare la PPE (Profilassi Post-Esposizione)
Soggetti in regime di detenzione (compresi i minori)
Dove effettuare il test in Puglia
ASL BARI
Bari – Policlinico
U.O. Malattie Infettive
Lunedì-Venerdì 7.30-10
Tel. 080.559.2771
U.O. Igiene
Lunedì-Venerdì 9-12
Tel. 080.559.2328
Triggiano – Ospedale “Fallacara”
Presidio Post Acuzie
Lunedì-Venerdì 7.30-14
Tel. 080.462.6276
ASL BARLETTA-ANDRIA-TRANI
Bisceglie – Ospedale “Vittorio Emanuele II”
U.O. Malattie Infettive
Lunedì-Venerdì 8-9.30
Prenotazione obbligatoria
Tel. 080.336.3279 – 080.336.3351
ASL FOGGIA
Foggia – Policlinico
U.O. Malattie Infettive
Lunedì-Venerdì 8-14
Tel. 0882.732.201 – 0882.733.861
San Severo – Centro Trasfusionale
Tel. 0882.200.319 – 0882.200.324 – 0882.200.321
ASL LECCE
Lecce – Ospedale “Vito Fazzi”
Ambulatorio Day Hospital Malattie infettive
Lunedì-Venerdì 8-9
Tel. 0832.661.380 – 0832.661.383
Galatina – Ospedale “Santa Caterina Novella”
Laboratorio Analisi
Lunedì-Sabato 8-11
Tel. 0836.529.681
ASL BRINDISI
Brindisi – Ospedale “Perrino”
U.O. Malattie Infettive
Ambulatorio di Malattie Infettive, IV piano Scala A
Tutti i giorni (eccetto il sabato) 8-12
Tel. 0831.537.397
Mail: malinfbr@gmail.com
ASL TARANTO
Tutte le sedi (Taranto, Castellaneta, Grottaglie, Manduria, Martina Franca, Massafra)
Dipartimento Dipendenze Patologiche
Lunedì- Venerdì previo appuntamento
Tel. Coodinamento 099.778.6200