martedì, 22 Aprile 2025
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Altamura, la storia di Alessandra Dambrosio: quando lo sport ti salva la vita

La nuova puntata della rubrica Favole di Sport dedicata all'atleta Ocr

Torna con una nuova stagione la rubrica Favole di Sport a cura di Paolo Moramarco con l’intervista agli sportivi nel e del territorio murgiano.

Primo o, meglio, prima ospite della stagione un’atleta straordinaria di uno sport che tanto chiede alla mente e al corpo come le gare OCRObstacle Course Racing – ovvero gare a ostacoli naturali e artificiali.

L’atleta in questione è Alessandra Dambrosio, altamurana classe 1986, vincitrice assoluta del campionato interregionale Csen del 2022, vice-campionessa di categoria nelle Spartan race 2021 della national series e del Taurus Calabria 2022, e al momento, prima assoluta nel Ocr South League accompagnata dalla sua squadra, i “Tream One Team” che con il suo impegno sta provando a portare in auge la nomea di questo sport, anche attraverso il suo box “Box Jungle” dove praticare a pieno la disciplina.

Cosa sono le gare OCR, come si svolgono le competizioni e quali sono le categorie?

Le gare OCR sono gare ad ostacoli, perciò ogni gara è sottoforma di campionati, cioè: campionato del sud, del nord, centro-nord e simili.

Gli ostacoli da superare in gara possono essere naturali e non naturali, variando dai passaggi del fango a trasporti di sand bag (sacchi di sabbia), a piscine naturali, ostacoli in sospensione con appigli, anelli.

Il tutto richiede ovviamente molta resistenza ed è possibile partecipare alle gare sia attraverso categorie open, ovvero aperte e che permettono la partecipazione a chiunque con la possibilità di avvicinarsi e divertirsi in questo sport; e sia attraverso le gare competitive, con diversi age group in cui gareggiare a seconda dell’età; fino ad arrivare agli Elite, in cui non esistono categorie di età, ma vince il più forte e veloce.

Come ti sei avvicinata a questo sport?

In realtà ho conosciuto questo sport tramite i social, vedendo pubblicità di gente che correva e superava ostacoli, magari anche sporca di fango, e mi ha incuriosita.

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Per questo motivo ho poi voluto provare la prima gara da neofita, sfidando me stessa e senza aspettarmi nulla e il risultato è stato che mi sono divertita tantissimo anche stupendo me stessa, anche perché al di fuori delle gare, soffro di vertigini nel momento in cui devo fare un tuffo o un salto, mentre in gara perdo completamente queste paure ed è per questo che ho deciso di continuare. Per sconfiggerne sempre una!

Come hai iniziato a praticarlo e che tipo di allenamento prevede per poter competere ad alti livelli?

Gli allenamenti per le gare OCR, come anticipato in precedenza, prevedono allenamenti sulla resistenza e naturalmente la corsa.

Per allenarsi al meglio, inoltre, è necessario approcciarsi agli ostacoli per studiare le tecniche per avere la giusta sicurezza quando si va in gara e non solo allenamenti di forza o resistenza, ma appunto anche di ostacoli.

Anche per questo motivo, con il mio compagno e un altro ragazzo, abbiamo deciso di aprire un nostro box ad Altamura, Box Jungle, con anche una sezione outdoor (all’aperto) che sta nascendo e che sarà completamente dedicata agli ostacoli, con allenamenti per ostacoli OCR indoor, outdoor e il funzionale per le varie preparazioni atletiche.

Cosa ti ha dato questo sport e cosa pensi possa dare a chi si avvicina?

Le gare OCR mi hanno fatta diventare più forte, non solo fisicamente, ma anche mentalmente. È uno sport che ti insegna a superare gli ostacoli, in gara e nella vita, perché superando quelli in pista raggiungi quella consapevolezza e lucidità per affrontare quelli che troverai poi nella vita, imparando a gestire quelle che sono le paure, le ansie, arrivando a gestirle.

Per questo motivo, noi al sud, ma soprattutto ad Altamura, nel territorio, stiamo cercando di inserire questo tipo di sport, anche perché vorrei che ciò che è successo a me possa succedere ad altri.

Credo che lo sport in generale, e questo tipo di sport, mi hanno cambiato la vita. Tanta gente ha ansie, paure, depressioni ed è insicura, non avendo punti di riferimento. Io, noi della squadra, vogliamo fare proprio questo, dando alle persone un punto di riferimento che non è altro che loro stessi.

Per questo primo episodio della nuova stagione “Favole di Sport” è tutto. Auguriamo il meglio per le prossime tappe ad Alessandra Dambrosio e vi diamo appuntamento al prossimo giovedì per il prossimo episodio della rubrica delle eccellenze del territorio.

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