Con un comunicato, l’Asl Bari, celebra i 10 anni dell’Ospedale della Murgia, approfittando dell’occasione per ricordare l’inaugurazione di una nuova Tac.
«In dieci anni questo ospedale è nato, cresciuto e diventato grande insieme alla comunità di operatori sanitari, ai cittadini della Murgia e al territorio che lo circonda, assicurando ad un bacino di circa 150mila persone le migliori cure possibili».
Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha commentato l’evento “Dieci anni insieme per la migliore cura”, organizzato quest’oggi da ASL Bari e Direzione medica di presidio per celebrare i primi due lustri di attività del “Fabio Perinei”.
Un decennale scandito dai momenti salienti, raccolti in un video-racconto, della breve ma intensa storia dell’Ospedale, dall’inaugurazione allo sviluppo negli anni sino ai passaggi cruciali della pandemia e della ripartenza, e arricchito con le storie delle persone, operatori e pazienti che hanno attraversato e vissuto quei reparti come luoghi in cui si danno e si ricevono cure ed assistenza.
Un intreccio di vicende personali, la sofferenza, la cura e la guarigione, dal forte senso comunitario – il legame tra personale sanitario, ammalati e simboli della terra murgiana – che lo street artist Fedeliano Nacucchi – “FN KEY?” ha impresso nel grande murale di 27 metri di lunghezza per 4 di altezza che da oggi accoglie e accompagna chi entra nell’Ospedale.
Da un lato il racconto emozionale, dall’altra i “numeri” a testimoniare la solidità di un progressivo percorso di crescita che ha costellato l’intero decennio, nonostante l’emergenza sanitaria del 2020-2022: in dieci anni +12,4% di ricoveri totali (da circa 6.400 a quasi 7.200) e aumento degli indici di complessità (da 0,8 a 1,1); +35,6% di prestazioni ambulatoriali assicurate (passando da circa 805mila a 1 milione e 92mila); l’aumento significativo dei posti letto, dagli iniziali 140 agli attuali 234 (+67%); la crescita delle unità di degenza (dalle 10 originarie alle 16 di oggi), sino all’esplosione (+325%) delle prestazioni in day service, salite dalle 1.841 del 2015 alle 7.828 del 2023, e al potenziamento delle risorse umane, con un organico medio aumentato del 41%, da 545 unità (nel 2016) a 771 (nel 2023).
Senza tralasciare il ruolo fondamentale del Pronto Soccorso (26.168 accessi del 2023), che è il primo punto di contatto con i bisogni di salute della comunità.
Un filo rosso che giunge sino all’attualità e alle sfide già in corso, a partire dalla “rivoluzione digitale” grazie alla quale il “Perinei” è oggi il primo presidio in Puglia ad aver integrato con Cartella Clinica Elettronica le attività di Pronto soccorso, Laboratorio analisi, Diagnostica per immagini e gran parte degli ambulatori specialistici, portando a compimento il progetto regionale di digitalizzazione dei percorsi sanitari e di alimentazione del Fascicolo Sanitario Elettronico.
Una parabola d’innovazione completata con i finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che hanno reso possibile l’acquisto e l’installazione della nuova TAC 128 slice di ultima generazione inaugurata durante l’evento.
Alla giornata celebrativa hanno partecipato Luigi Fruscio, direttore generale facente funzioni ASL Bari, Luigi Rossi, direttore sanitario ASL Bari, Annalisa Altomare, direttrice medica del “Perinei”, assieme a personalità e istituzioni locali, sindaci del territorio, operatori sanitari, volontari, cittadini e studenti del Liceo scientifico e linguistico Federico II di Svevia di Altamura.
«La realizzazione dell’Ospedale “Perinei” – ha detto Luigi Fruscio – ha dato una valenza strategica a tutta l’area murgiana in cui abbiamo tante eccellenze in grado di prendersi cura dei bisogni dei cittadini. Oggi celebriamo i primi dieci anni ed è l’inizio anche di un percorso in cui tutti noi, professionisti della sanità, abbiamo il dovere di rendere questa assistenza sempre più forte e più presente. Grazie agli investimenti del PNRR stiamo dando nuovo impulso all’aggiornamento tecnologico e poi abbiamo ulteriori progetti per migliorare l’assistenza e la presa in carico diretta del cittadino».
«La ricorrenza di oggi – ha aggiunto Luigi Rossi – è il risultato di un grande lavoro di squadra, abbiamo ripercorso insieme dieci anni di storia di questo ospedale che si porta dietro anche anni e anni di comunità. Ovviamente non è un punto di arrivo ma di partenza perché obiettivi da raggiungere ce ne sono ancora tanti e sono affidati a tutti gli uomini e le donne che lavorano in questa struttura in una prospettiva di miglioramento continuo, avendo ben chiaro il ruolo della sanità pubblica».
«Questo ospedale – ha ricordato Annalisa Altomare durante il suo intervento – in dieci anni è cresciuto in tutti gli ambiti e le specialità, dai ricoveri alle prestazioni sino alla Sanità digitale e alle attività di eccellenza, diventando anche un “ospedale fluido” in grado di superare la pandemia e integrarsi con il territorio. Interdisciplinarietà, sensibilità ai percorsi di umanizzazione e lavoro in rete con gli altri ospedali sono i nostri punti di forza, consapevoli dei nostri limiti ma sempre alla ricerca della migliore cura per le persone, con l’umiltà dello studio e dell’ascolto, l’ottimismo della volontà e la forza dell’agire insieme».