sabato, 26 Luglio 2025
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Parco dell’Alta Murgia: la risposta al videomessaggio dei sindaci

Riportiamo anche la versione di alcuni agricoltori sulla questione Parco dell’Alta Murgia.

Nei giorni scorsi, sulla nostra e su tante altre testate locali, è apparso un video in cui numerosi sindaci dei comuni ricadenti all’interno del Parco dell’Alta Murgia chiedevano la riconferma di Francesco Tarantini come presidente del Parco.

Non sono mancate le risposte e le segnalazioni a questa iniziativa. Per la maggior parte tutte provenienti dal mondo agricolo.
“Ciò che ha suscitato perplessità-scrive uno dei nostri lettori ed agricoltore- è stata l’evidente uniformità nei toni e nelle parole utilizzate: ogni sindaco ha ripetuto quasi meccanicamente lo stesso copione, con scarso entusiasmo e senza personalizzazione, come se il testo fosse stato scritto da un’unica regia. Se la regia era unica, gli interpreti erano differenti, ma la sostanza identica. Tutti, senza eccezioni, sostenevano la riconferma di Tarantini, che così – chiamato in causa direttamente dagli amministratori locali – finiva per superare il ruolo super partes di commissario del Parco, assumendo a tutti gli effetti una connotazione politica.”

“A questo punto è lecito chiedersi- rincara la dose un altro agricoltura di Gravina in Puglia- se anche chi vive e lavora quotidianamente nel Parco dell’Alta Murgia condivida la posizione dei sindaci. Ci riferiamo ai reali abitanti del territorio: agricoltori, allevatori, guide ambientali e operatori locali.”

La domanda sorge spontanea anche alla luce delle numerose segnalazioni giunte direttamente alla nostra redazione negli anni da parte di agricoltori locali, preoccupati per la situazione del Parco e per la gestione complessiva delle problematiche presenti.

Il 16 gennaio scorso, presso la sala consiliare del Comune di Altamura, si è tenuto un convegno organizzato dalla Pro Loco cittadina, alla presenza dello stesso Tarantini. La sala era gremita di rappresentanti del mondo agricolo, cittadini e operatori che vivono e lavorano all’interno del territorio del Parco.

Dopo i saluti istituzionali e gli interventi dei relatori, tra cui quello del commissario Tarantini, la parola è passata al pubblico. Alcune voci si sono espresse positivamente sull’operato dell’attuale gestione, ma la stragrande maggioranza ha espresso critiche nette, denunciando l’assenza di interventi risolutivi su problematiche ormai croniche.

Uno dei temi più ricorrenti è stata la presenza incontrollata di cinghiali e lupi, che da tempo devastano coltivazioni e allevamenti, provocando gravi danni economici agli agricoltori. È stato evidenziato che Coldiretti, in più occasioni, ha sottoposto il problema al commissario Tarantini.

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Altro punto emerso con forza è il progressivo spopolamento delle campagne, causato anche dalle restrizioni imposte dalla normativa del Parco. Emblematico l’intervento di un noto agricoltore del luogo, che ha raccontato di essere rimasto l’unico a lavorare le terre di famiglia, poiché i figli non intendono tornare in campagna, scoraggiati da vincoli e burocrazia.

Preoccupante anche il quadro del turismo: nonostante i riconoscimenti Unesco, la presenza di visitatori è descritta come pressoché nulla. Molti operatori segnalano che la burocrazia del Parco rende estremamente difficile organizzare eventi o sviluppare iniziative che potrebbero valorizzare l’area.

Le criticità economiche, gestionali e infrastrutturali emerse nel corso dell’incontro hanno spinto otto consiglieri comunali di Altamura – appartenenti sia alla maggioranza che all’opposizione – a presentare il 30 gennaio una richiesta ufficiale per la convocazione di un consiglio comunale monotematico. Oggetto della richiesta: “Situazione Parco dell’Alta Murgia e conseguenti provvedimenti da adottare”.

Contattato telefonicamente, uno dei consiglieri firmatari ha confermato che le segnalazioni dei cittadini sulla gestione del Parco sono numerose e talmente gravi da richiedere un confronto istituzionale urgente.

Seguiranno ulteriori approfondimenti giornalistici sulla vicenda.

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