Nei giorni in cui si celebra il trentennale della scoperta della grotta di Lamalunga e dell’Uomo di Altamura, il 7 e l’8 ottobre è organizzata un’apertura straordinaria del Museo Etnografico dell’Alta Murgia. Presso il Meam, che è un bene di proprietà comunale, è conservata una vasta collezione museale di oggetti e testimonianze della civiltà contadina.
L’apertura straordinaria è organizzata dall’Amministrazione comunale in collaborazione con l’associazione Esperimenti Architettonici che in questi due giorni effettuerà attività legate al progetto Staffettartigiana reloaded, insieme al Mad – MurgiArtiDesign. Orari di visita: ore 9 – 12; 15 – 18.
Il 7 ottobre, inoltre, alle ore 18.30, è in programma un laboratorio vivente di creatività che celebra il lavoro manuale, l’artigianato tradizionale e il talento giovanile, le due associazioni propongono un momento unico per riunire artigiani, artisti, designer, architetti e tutti coloro che condividono la passione per l’innovazione e la valorizzazione del patrimonio culturale.
Il Meam, in via Vittorio Veneto 53, è allestito nell’immobile che un tempo era il Convento dei Carmelitani Scalzi (sec. XVII – XVIII). In esso sono esposti gli antichi oggetti di uso quotidiano e gli attrezzi delle attività agro-pastorali e dei mestieri tradizionali dell’Alta Murgia.
Il sindaco Vitantonio Petronella sta seguendo in modo costante i vari aspetti della riapertura ed ha tenuto un sopralluogo. La struttura non è fruibile e viene aperta solo in modo saltuario. “E’ nostra intenzione – dichiara Petronella – dare continuità all’apertura di questo bene di grande valore, un altro dei tesori della nostra terra che può offrire opportunità di conoscenza alle scuole e a tutti coloro che vogliono fare un salto in tempi ormai lontani. Stiamo valutando le modalità e, poiché la collaborazione è sempre fondamentale, percorreremo la strada della sinergia con le associazioni. In questi giorni celebriamo il trentennale della scoperta dell’Uomo di Altamura e, oltre alle numerose attività svolte oppure in corso nella rete museale, abbiamo voluto mettere a disposizione degli altamurani e dei turisti anche questo luogo”.