Si chiama Domenico Rotunno, nasce a Bari, il 14 settembre del 1999, ma vive ad Altamura il neo campione del mondo di Bodybuilding nella categoria Juniores al Webba di Budapest.
Dopo la conquista del titolo italiano nel 2023 nella federazione Nbbui a Pomezia, Domenico ha deciso di affacciarsi alla federazione del Webba, dove grazie all’ottimo risultato ottenuto ai campionati italiani di Rimini Wellness nel 2024, ha ottenuto la qualificazione al torneo internazionale svolto in Ungheria sabato 15 e domenica 16 giugno.
Una due giorni, quella di Budapest, che ha portato soddisfazioni personali immense e proprio sulla scia di questo entusiasmo, abbiamo intervistato Domenico per saperne di più sul mondo del bodybuilding e ciò che lo circonda, tra allenamenti e percorso individuale di Domenico.
Per raggiungere questo obiettivo ci sarà sicuramente stato un lungo percorso lavorativo alle spalle. Come è nata la motivazione per intraprendere questa strada?
Da piccolo ero un po’ sovrappeso e non ho mai accettato di essere così. Questa è stata la motivazione più grande ad avermi spinto a intraprendere questo il percorso in questo sport.
È stato in quel momento che ho incominciato ad allenarmi. All’età di 6 anni sono entrato nel mondo delle arti marziali praticando: K1, Kick Boxing e Muay Thai. In quel periodo ho fatto qualche competizione agonistica, stage con parecchi campioni del mondo, e preso tutte le cinture fino ad arrivare alla più importante, la cintura nera. Le arti marziali restano comunque, tutt’oggi, uno sport che ho nel sangue.
Cosa ti ha portato a vincere la categoria Juniores del Webba di Budapest?
Nonostante il percorso nelle arti marziali, il mio aspetto fisico continuava a non piacermi, e a 15 anni ho incominciato a praticare sala attrezzi. L’allenamento, inizialmente fatto per gioco, è diventato man mano necessario e importante per me.
Così ho deciso di iniziare a farmi seguire da un preparatore, ottenendo a 18 anni i primi risultati con dieta e allenamento più specifico e iniziando, a 22 anni, a partecipare alle varie gare, dove ho ottenuto assidue apparizioni sul podio che non mi aspettavo di raggiungere e che mi hanno portato a maturare e migliorare sempre più per il raggiungimento degli obiettivi.
Quest’anno, con lui, abbiamo visto il programma da svolgere del 2024 e abbiamo inserito il Webba di Rimini come prima tappa. Raggiungendo il podio ho conquistato la qualificazione a Budapest, e ancora oggi, a distanza di più giorni, non mi sembra vero di aver vinto la categoria juniores.
Come ti prepari ad un evento di questo calibro?
La preparazione è difficilissima per chi non ha testa e tempo. Il Bodybuilding non è uno sport per tutti e, soprattutto per me che lo faccio per passione e non per lavoro, non è stato assolutamente facile.
Nella vita di tutti i giorni lavoro, in un’azienda di trasporti gestita da me, mio padre e mio fratello, e la mattina mi alzo tutte le mattine tra le 2 e le 4 per fare un’ora di cardio a stomaco vuoto prima di andare al lavoro, preparare i pasti e andare in palestra a svolgere l’allenamento giornalieri post-lavoro.
L’obiettivo a volte aiuta a rimanere concentrati quando fai 2, 3 o anche 4 mesi di dieta. Anche per questo ci vuole testa, passione, sacrificio e tanto, tanto, allenamento per questo sport.
Hai mai pensato di rinunciare?
Sì, ci sono stati parecchi momenti in cui ho deciso di rinunciare, ma non per il processo di preparazione quanto per il tempo di cui questo sport ha bisogno. A volte mi sono trovato in difficoltà quando dovevo stare fuori: dovevo partire presto, dormivo poco, ero stressato e non mangiavo… non hai le forze.
Ero stanco di lavoro e allenamenti, in quei casi prima o poi scoppi, però sono sempre stato forte da ragionare e dirmi, tra me e me, che fosse una sfida con me stesso e che non potessi mollare.
Caratterialmente sono caparbio, se mi metto in testa una cosa devo arrivare ad ottenerla, per forza, cadesse il mondo.
Come è stato vincere questo premio dopo tutto questo percorso affrontato? E cosa consigli a chi si avvicina a questo sport?
Vincere è stato gratificante. Prima di tutto perché sono riuscito ad arrivare ad un mondiale, il sogno di una vita; poi perché, guardandomi nelle foto, prima e dopo, mi fa essere soddisfatto della condizione raggiunta perché la prima cosa importante è andare avanti e migliorare e mettere a confronto le foto di qualche anno fa, o anche solo dell’anno scorso, con quelle di oggi evidenzia i miglioramenti.
Questa prima vittoria mondiale, a parer mio, vuol dire “hai lavorato sodo!”. Poi ovviamente guardare il risultato ottenuto, dove mi trovavo e con chi, mi fa provare soddisfazioni ed emozioni uniche.
Il consiglio che posso dare è comunque di allenarsi perché è molto importante per la nostra salute, che sia bodybuilding o qualsiasi altro sport, se si intraprende una strada nel mondo dell’agonismo, bisogna sapere sin dall’inizio cosa si sta facendo, a cosa bisogna rinunciare e che ci sei solo tu, la dieta e l’allenamento; perché senza impegno, perché la si è vista fare da qualcuno e lo si vuole imitare, non arrivi nemmeno a metà strada che sei di nuovo al punto di partenza.
Ringrazio Domenico Rotunno per il tempo trascorso assieme, rinnovo i complimenti per questo titolo conquistato augurandogli il meglio per il futuro.
Ad aggiungersi ai complimenti a Domenico, anche un suo grande sostenitore, Luigi Picerno, dell’azienda altamurana PanBiscò, che mostra tutto il sostegno al ragazzo dimostrando grande soddisfazione per la carriera agonistica di Rotunno.
“Sono davvero soddisfatto per il risultato raggiunto da Domenico Rotunno – ci ha fatto sapere Picerno. Un risultato meritato, su cui io, e la mia azienda, abbiamo sempre scommesso. Sono certo che questo è uno dei tantissimi altri obiettivi che lo sportivo altamurano raggiungerà nel corso della sua carriera”.