Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di risposta al Consigliere Gallo e all’opposizione Polis2030 del Sindaco di Altamura, prof. Vitantonio Petronella.
È con una certa perplessità che leggo le critiche del consigliere Gallo riguardo alla presunta lentezza dell’Amministrazione nell’attuare la legge sul piano casa della regione Puglia, L.R. Puglia 36/2023. Mi preme chiarire, innanzitutto, che la nostra attenzione a tematiche così cruciali è massima e che ogni passo che compiamo è improntato al rigoroso rispetto della legalità e al perseguimento dell’interesse pubblico.
È noto, infatti, che la LR Puglia 36/2023 è stata oggetto di attente interlocuzioni tra le autorità regionali e il Governo finalizzate a rendere a quest’ultimo chiarezza su alcuni suoi aspetti.
È appena il caso di ricordare ai consiglieri di opposizione i due convegni aventi ad oggetto la L.R. Puglia celebratisi rispettivamente il 24 presso la Sala Consiliare del Comune di Altamura e il 26 gennaio 2024 presso il Teatro Mangiatordi che hanno visto la presenza di illustri relatori, fra i quali si citano i promotori della legge in oggetto (Cons. Regionale
Avv. Fabiano Amati e il dott. Stefano Lacatena).
Peraltro, nel Convegno del 26 gennaio 2024 lo stesso Consigliere Regionale, delegato alla pianificazione del territorio, dott. Stefano Lacatena ha specificato che è allo studio, nelle more del decorrere dei termini, la predisposizione di una Deliberazione di Giunta Regionale
contenente linee guida applicative della disposizione regionale, al fine di uniformare gli interventi nei vari comuni pugliesi. Inoltre, dovrebbe essere noto che è necessario attendere i termini di definitività, 60 giorni dalla pubblicazione della L.R. 36 del 19.12.2023 pubblicata sul BURP il 21.12.2023, prima di procedere alla sua attuazione.
Questo periodo è fondamentale per permettere al Governo di impugnare la legge in caso di eventuali conflitti di attribuzioni, come previsto dall’articolo 117 della Costituzione.
È, altresì, il caso di evidenziare che rispetto alla L.R. 36/2023: “il Ministero della Cultura ha inviato agli uffici regionali un elenco di osservazioni a ben cinque degli otto articoli della suindicata legge “norma per le ristrutturazioni edilizie”. Il monito è chiaro: il Consiglio
deve correggere tutte le storture presenti, pena l’impugnazione definitiva
da parte di Palazzo Chigi davanti alla Consulta. Un déjà-vu per la Puglia, maglia nera fra le Regioni per le ripetute bocciature dei piani dopo l’introduzione del 2009. In particolare sono tre bocciature, di cui due nel 2022 e una nel 2023, oltre all’esame di costituzionalità in corso sul penultimo Piano casa.
Il nuovo Piano casa, si legge nelle osservazioni ministeriali, non si adegua alle norme tecniche di attuazione del Piano paesaggistico pugliese (Pptr) relativamente agli interventi di demo-costruzione, al 35% di volumetrie premiali e con la possibilità di realizzare sagoma, prospetti, sedime e caratteristiche planivolumetriche e tipologiche non conformi alle Nta in questione. Altra sottolineatura riguarda la tipologia di edifici esclusi dai bonus edilizi. Sono solo quelli oggetto di incentivazione in passato, si chiedono i funzionari ministeriali, o anche quelli che hanno ricevuto gli stessi bonus dalle proroghe del Piano casa finite poi sotto la lente della Consulta? Nel testo, come segnala il Ministero, non viene
stabilita la prevalenza del Piano paesaggistico negli interventi edilizi violando l’articolo 117 della Costituzione e gli articoli 135, 143 e 145 del Codice dei beni culturali e del paesaggio. In un altro passaggio, invece, si contestano l’assenza di co-pianificazione, ovvero la procedura da attivare per modificare il Pptr, e la possibilità di costruire nelle zone di
campagna”.
Pertanto, l’attesa nel dare attuazione alla L.R. 36/2023 non è certo un ritardo causato da disattenzione o negligenza, bensì una necessaria precauzione per garantire che l’attuazione avvenga nel rispetto delle normative vigenti, onde evitare di creare aspettative nelle imprese e nei cittadini.
Da ultimo, vorrei ricordare anche l’incontro tenutosi il 7 febbraio 2024 presso la Sala Consiliare alla presenza di molti consiglieri comunali, fra cui alcuni degli stessi firmatari dell’ordine del giorno depositato, e dei tecnici incaricati alla redazione del PUG (Piano urbanistico generale) in cui è stato affrontato il tema della applicabilità della L.R. “norme sulla ristrutturazione edilizia”.
Gli stessi esperti di pianificazione urbanistica hanno consigliato di attendere la conclusione dell’iter delle interlocuzioni tra Ministero e Regione e l’auspicata deliberazione della Giunta Regionale tesa a sciogliere i nodi interpretativi ed applicativi della legge stessa.
Riguardo all’ordine del giorno depositato dai consiglieri di opposizione della coalizione Polis2030 ritengo sia importante chiarire che, lungi dall’essere uno stimolo per l’Amministrazione, esso rappresenta piuttosto un tentativo di strumentalizzare una situazione complessa, facendola passare come un normale atto di governo della città.
L’Amministrazione è ben attenta a questi temi e si attiverà nello studio e nell’applicazione della disciplina regionale nel miglior modo possibile, senza farsi trascinare in polemiche sterili o decisioni affrettate.
Sono certo che i nostri concittadini comprendano l’importanza di agire con responsabilità e prudenza in queste materie delicate, anziché precipitarsi in decisioni affrettate che potrebbero poi rivelarsi controproducenti.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti e sono sicuro che insieme, con il contributo di tutti, riusciremo a portare avanti le questioni più importanti per il benessere della nostra città.