Corsa a tre alle prossime amministrative di giugno per il rinnovo del consiglio comunale di Gravina.
È infatti finita prima dell’ufficializzazione l’alleanza tra il gruppo Ora e Una bella storia, un raggruppamento civico nato soprattutto per iniziativa del Consorzio delle imprese locali. Settimane di riunioni, primarie, definizione dei criteri per l’individuazione del candidato sindaco, non sono riuscite a superare gli indugi tanto sull’avvocato Carlo Mindicini quanto sull’imprenditore Christian Divella.
Una coalizione composta da imprenditori, professionisti ed ex consiglieri comunali centristi insieme alle anime storiche della sinistra gravinese, che nonostante una bozza di programma e la voglia di non farsi fagocitare dalle due coalizioni attualmente in piedi, non è riuscita a trasformare gli accordi in alleanze politiche.
Rammarico dai rispettivi fronti. Da una parte Christian Divella designato per ben due volte candidato sindaco secondo i risultati delle primarie interne, è stato il primo ad abbandonare il tavolo politico.
“Sono molto dispiaciuto perché ci credevo davvero in questo progetto- commenta l’imprenditore – ma sono grato a chi mi ha dimostrato vicinanza e sostegno in questi lunghi mesi. Dispiace constatare che nonostante per molti fossi la migliore espressine di quella coalizione e colui che meglio avrebbe potuto rappresentare il nostro progetto, siano prevalsi antipatie e veti personali”.
Una delusione messa nera su bianco anche da tutto il movimento guidato da Divella che tuttavia non fermerà l’imprenditore gravinese deciso a scendere in campo alle prossime amministrative: “ Non staremo fermi e certamente vivremo da protagonisti la prossima campagna elettorale anche perché abbiamo già un anche perché abbiamo presentato un programma corposo che ovviamente vogliamo vedere realizzato”. Il futuro sarà quasi certamente tra le braccia della coalizione civica guidata da Fedele Lagreca.
Stesso umore e, probabilmente stessa sorte, per l’avvocato Carlo Mindicini: “La fine della coalizione è stata determinata dalla impossibilità di coniugare le diverse forze politiche e le diverse anime che hanno preso parte a questa iniziativa. Purtroppo in tanti hanno dato spazio a diverse interpretazioni degli errori commessi causando la fine di quel rapporto di amicizia e entusiasmo che si era creato. Lodevole – continua Mindicini – l’impegno degli imprenditori che hanno messo da parte il proprio egoismo e il proprio personalismo per dar vita ad un gruppo di lavoro che avrebbe potuto realizzare grandi cose per la città di Gravina. Guardando al futuro è tempo delle valutazioni finali pur convinti che daremo il nostro contributo durante la campagna elettorale e sicuramente non saremo assenti dalla scena politica”.
Da entrambi un ultimo ringraziamento all’avvocato Ninni Giancaspro il cui nome era arrivato sul tavolo della coalizione con l’obiettivo di appianare i dissapori e superare le divergenze nella speranza di ricreare attorno a sé l’entusiasmo dei mesi addietro. Tentativo fallito nonostante le speranze riposte in Giancaspro che alla fine si è tirato fuori dalla competizione elettorale prima di finire vittima di una guerra tra bande.