A pochi giorni dalla candidatura del progetto “Archeo In Smart” all’Avviso Pubblico “Smart In”, per la selezione di proposte progettuali finalizzate alla valorizzazione dei Luoghi della cultura è giunta notizia che la progettualità presentata dal Comune di Gravina con il punteggio di 89.5, si è piazzato al primo posto tra quelli presentati dai comuni pugliesi, ottenendo un finanziamento di 1 milione di euro.
L’Avviso Pubblico della Regione Puglia “Smart In”, finalizzato alla diffusione della conoscenza di aree e parchi archeologici nella disponibilità di Enti locali con interventi di messa in sicurezza e recupero oltre a interventi per l’accessibilità e la fruizione del patrimonio archeologico pugliese, per garantire continuità alle attività di ricerca archeologica e finalizzare gli esiti della valorizzazione e promozione del patrimonio archeologico, venuto alla luce con la realizzazione di veri e propri “Laboratori di fruizione”.
Un grande lavoro di squadra che ha visto il lavoro sinergico di più attori impegnati per il raggiungimento degli obiettivi: uffici comunali, tecnici consulenti esterni e l’impegno unanime di maggioranza e minoranza che hanno sostenuto l’iniziativa.
Al centro dell’idea progettuale presentata c’è il recupero e la fruizione dell’area archeologica e della chiesa rupestre del Padre Eterno anche a persone con disabilità.
In particolare, il progetto prevede la realizzazione e la posa in opera di passerelle e terrazze panoramiche illuminate nelle ore serali; l’ubicazione di binocoli e panchine dotate di prese per ricaricare i cellulari; una piccola zona elicoidale per incontri ed eventi all’aperto; pannelli informativi dotati di Qr-code e in scrittura in Braille, ma anche guide interattive; tour virtuali e realtà aumentata; un’area free wifi; infopoin; parcheggio sostenibile e videosorveglianza.
Dinanzi alla chiesa rupestre del Padre Eterno, inoltre, verranno realizzate delle rampe e una piazzola con dei visori per una visita virtuale nella chiesa.
Infine, sono previsti, scavi archeologici e un laboratorio da collocare presso la sede del Museo Civico.
Questo finanziamento rappresenta un passo in avanti verso la realizzazione del parco naturalistico, rurale e archeologico della “Pietra e dell’Acqua”, un parco che abbraccia il Ponte Acquedotto, la collina di Botromagno, i due versanti de La Gravina includendo l’Habitat Rupestre circostante.