Solo in serata l’allarme è rientrato ma è ancora troppo presto per tirare un sospiro di sollievo dopo il grande incendio, il sesto in questa stagione, che è arrivato a lambire le antiche mura di Castel del Monte. Nel primo pomeriggio di sabato, 6 agosto, un vasto incendio ha colpito il bosco che circonda uno dei patrimoni Unesco di Puglia, sviluppandosi in direzione di Andria. È il sesto focolaio nelle ultime settimane, tuttavia quello odierno – più grave e presumibilmente di natura dolosa – ha richiesto l’intervento di due Canadair e comportato l’evacuazione del Castello, avvenuta in modo rapido grazie al supporto delle associazioni di volontariato. Immediato l’intervento da terra coordinato da Arif Puglia, Vigili del Fuoco e volontari della Protezione Civile, che ha contenuto il propagarsi del fuoco evitando che l’incendio diventasse di chioma. Sul posto il presidente del Parco Francesco Tarantini, il sindaco di Andria Giovanna Bruno e i Carabinieri Forestali con il comandante Giuliano Palomba.
«Per il sito federiciano è un’estate di massima allerta – ha detto il presidente PNAM Francesco Tarantini – Aumenteremo i controlli e avvieremo il prima possibile i lavori di messa in sicurezza del bosco, il cui progetto è già esecutivo nell’ambito del programma “Parchi per il clima”, ma di fatto in stallo a causa della burocrazia a cui anche l’ente Parco è sottoposto.»
Dopo un pomeriggio di interventi con il supporto anche di due canadair giunti da Fiumicino, nel tardo pomeriggio di ieri è stata disposta l’evacuazione del maniero federiciano mentre le forze in campo, Arif e vigili del fuoco si sono posizionati sul piazzare del castello, a formare un’ultima linea di difesa contro il fuoco.
Attualmente si contano 90 ettari tra bosco e pascolo andati in fumo ma visto anche il grande vento che sta interessando la zona dalle prime luci dell’alba, è facile immaginare che sarà un’altra giornata difficile.