L’inaugurazione è fissata per il prossimo 4 febbraio nella Chiesa di Santa Teresa dei maschi di Bari per la personale d’arte contemporanea “Il silenzio dell’Eco” a cura di Maria Catalano, Marcella Gravela e Miguel Gomez. Durante il vernissage si svolgerà la performance “ Fedifrago la mia mente parla” di Roberto Capriuolo. Un lavoro in una continuità con la precedente personale dell’artista gravinese “Frammenti di donna”, tenuta nel cuore dei Sassi di Matera.
In questa sua nuova creazione artistica e performance, per Roberto le donne su cui srotolare il racconto sono due Pasifae ed Arianna. Due donne tradite dai propri sentimenti.
Roberto ci spieghi il perché di questa mostra? Il silenzio dell’eco è la seconda parte di “frammenti di donna”?
L’idea di “Frammenti di donna” nasce dal ritrovamento di un semplice vaso di terracotta rotto, e la prima visione che mi è venuta in mente è stata quella di un ventre, e nei suoi frammenti ho visto tanti occhi. Non avendo più un eco, gli ho creato un presente parlando di abusi e soprusi, vittime e carnefici, vittorie e glorie. Nel “Silenzio dell’eco” come in “Frammenti di donna” analizzo gli eventi parlando del mondo femminile tra le mille avversità passate e presenti. In “Frammenti di donna” l’obiettivo è sensibilizzare la gente tra le dure realtà che le donne sono costrette ad affrontare quotidianamente nella vita di tutti i giorni. Nel silenzio dell’eco con le visioni metamorfiche delle amadriadi, stupende ninfe degli alberi , e il racconto del mito del Minotauro voglio trasmettere le emozioni di un mondo onirico e mitologico.
Nella tua arte, il mondo femminile ha sempre un ruolo di primo piano…
Tutti gli artisti nel passato e nel presente si sono sempre ispirati alle donne. Nel mondo dell’arte la donna è un’icona sublime, la perfezione, la grinta , il coraggio, la sensibilità del vento , la fragilità del cristallo e il taglio prezioso di un diamante. Un vero mondo magico rinchiuso nella realtà da scoprire tutti i giorni perché il loro profumo irradia l’anima per ogni vita. Grazie a loro l’uomo nasce, viene allattato e accompagnato per mano nella vita futura.
Tu sei un artista completo, dipingi, disegni, costruisci, realizzi. In un mondo in cui l’arte è per pochi e “con la cultura non si mangia” cosa significa essere artisti al giorno d’oggi?
I colori, le percezioni e le sensazioni che scaturiscono dal vibrar del mio cuore e l’abilità manuale sono innate, si scoprono e si sperimentano con il tempo, ma la consapevolezza piena di tali suggestioni la si acquisisce da adulto. Ora che sono cresciuto definirei l’arte un sogno idilliaco tra presente e futuro.
Attualmente l’arte ha vari modi d’esprimersi come è giusto che sia. I sensi creano colori e forme, parole dipinte, qualcosa di nuovo, anche se a volte non sono recepite nella società contemporanea. Ogni campo visivo prende spazio nel giusto tempo anche se non fosse quello attuale. Quindi lascio che sia il tempo a decidere la giusta collocazione. L’arte per me è eternità, non ha altri fini se non quello di esprimere se stessa.