venerdì, 13 Dicembre 2024
HomeNewsMatera, confermato il centro per uomini autori di violenza di genere

Matera, confermato il centro per uomini autori di violenza di genere

Il servizio è stato consolidato attraverso il supporto dell'Asm che ha trovato l'intesa con il Comune

Aiutare gli uomini autori di violenza di genere ad affrontare la loro condizione di disagio psicologico, in modo da prevenire ulteriori episodi e proteggere le vittime.

È questa la mission del Centro per uomini autori di violenza di genere (Cuav), attivato dal Comune di Matera in via sperimentale nel 2020, e seguito da Roberto Di Polito.

Ieri mattina, martedì 26 giugno 2023, nella sala “Mandela” del municipio, questo importante servizio è stato consolidato con il supporto dell’Azienda sanitaria materana (Asm), mediante un protocollo d’intesa firmato dal sindaco Domenico Bennardi, alla presenza dell’assessore alle Pari opportunità Tiziana D’Oppido e dal direttore generale dell’Asm Sabrina Pulvirenti.

Lo Sportello è gratuito ed aperto alle richieste spontanee di cittadini e avvocati o su invio dell’Autorità giudiziaria di Matera e provincia, con almeno 15 persone supportate nel recupero del proprio equilibrio psicologico.

Il Cuav si rivolge a uomini autori di violenza fisica, psicologica, economica, sessuale o molestie nei confronti delle loro partner o ex partner, con la possibilità di partecipare a percorsi di gruppo, al fine di riallineare i loro comportamenti.

Al centro c’è sempre la sicurezza delle donne/vittime, seppure perseguita attraverso la via inusuale dell’aiuto all’aggressore, sostanzialmente per neutralizzare il pericolo in modo strutturale.

Il programma di supporto, garantito dalle professionalità competenti di Comune e Asm, prevede un’azione di incoraggiamento ad adottare comportamenti non violenti nelle relazioni interpersonali, “al fine di modificare i modelli comportamentali violenti e prevenire la recidiva -si legge nel testo del protocollo. Tali programmi possono essere realizzati sia all’interno che all’esterno delle carceri”.

Richiedi il tuo banner su ilTag.it

Il quadro normativo è quello della Convenzione di Istambul, che all’articolo 16 prevede:

…la necessità di prevenire e interrompere i comportamenti violenti, riservando attenzione prioritaria alla sicurezza e al rispetto dei diritti umani della donna e dei figli minori, di limitare la recidiva, favorire l’adozione di comportamenti alternativi da parte degli autori, di far conoscere la responsabilità mediante l’acquisizione di consapevolezza della violenza agìta e delle sue conseguenze, nonché di promuovere relazioni affettive improntate alla non violenza, alla parità e al reciproco rispetto”.

Un servizio sociale molto importante che in tre anni di sperimentazione ha già fornito un valido supporto alle famiglie in difficoltà, soprattutto durante il periodo del Covid e nei mesi successivi alla fine dell’emergenza pandemica.

Richiedi il tuo banner su ilTag.it
ARTICOLI CORRELATI

I Più Popolari