venerdì, 13 Settembre 2024
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Matera, la performance “Jazz for democracy” per la Festa dell’Europa

L'evento organizzato dalla fondazione Matera Basilicata 2019

In occasione della Festa dell’Europa del 9 maggio, la Fondazione Matera Basilicata 2019 con il supporto dell’Onyx Jazz Club di Matera e la partecipazione dell’Associazione Volontari Open Culture 2019 organizza “Jazz for democracy. Parole e musica per ‘fare’ società”, performance di e con il sociologo Stefano Allievi e il duo Spiritus Spiritus (Francesco D’Auria e Tino Tracanna) e Michel Godard (special guest), in programma alle 19:30 a Palazzo Bernardini a Matera, con ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.

La performance, che intende raccontare il rapporto tra jazz e democrazia facendo interagire parole e musica, rappresenta l’esito di un progetto più ampio di residenza artistica che vedrà protagonista, dal 7 al 9 maggio a Matera, una strana e anomala compagine: un sociologo che ama il jazz senza saperlo praticare (o praticandone i principi senza suonarlo) e tre musicisti che suonano strumenti in una formazione inusuale. Dopo essersi conosciuti, ascoltati e scambiati testi e musica, insieme proveranno a raccontare come il jazz sia una metafora perfetta per spiegare la democrazia.

Nelle tre giornate di residenza, sempre a Palazzo Bernardini, sono previsti dei momenti di “prove aperte” in cui si potrà assistere alla creazione della performance (8 maggio, dalle 11:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 18:00, 9 maggio, dalle 11:00 alle 12:00). 

«Tutto è nato lo scorso ottobre – spiega il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Giovanni Padula – quando, durante l’incontro dei Festival jazz italiani organizzato da Onyx a Matera, la Fondazione ha presentato un’idea semplice e stimolante allo stesso tempo: l’ascolto generoso è una modalità di rapportarsi agli altri che unisce il jazz e la democrazia, tendere l’orecchio all’altro musicista o alla persona con cui stiamo cercando di costruire un dialogo e farlo con generosità, senza preconcetti. Il jazz può aiutare a comprendere nuove culture, il confronto anche serrato tra persone, la dissonanza e l’armonia, la collaborazione tra gruppi sociali. Matera e la Basilicata sono terreno fertile per esperimenti come questo che fondono musica e parola e ci parlano di un bene prezioso come la democrazia».

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