La Polizia di Stato di Matera ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 45enne materano, pregiudicato, nei cui confronti sono ipotizzati i reati di resistenza, lesioni aggravate a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato.
I fatti risalgono alla notte del 14 dicembre dello scorso anno, quando un’autovettura di grossa cilindrata è stata fermata per un controllo da una volante nei pressi di un bar di questo capoluogo.
Il conducente ha finto di essere collaborativo, ma improvvisamente ha ingranato la retromarcia colpendo con lo sportello i due agenti che gli si erano avvicinati. Seppur leggermente contusi, i due poliziotti hanno inseguito l’uomo, che percorreva a velocità sostenuta le vie cittadine, incurante dei semafori, degli attraversamenti pedonali e degli altri utenti della strada.
Una seconda volante è accorsa in ausilio, riuscendo a intercettare il veicolo in fuga, che però non avrebbe esitato a speronare la volante, mettendola fuori uso. I quattro agenti sono stati così costretti a desistere dall’inseguimento e a fare ricorso alle cure del Pronto Soccorso.
Subito la Squadra Mobile di Matera ha avviato una serie di accertamenti, ricostruendo gli spostamenti dell’autovettura e rintracciandola nel capoluogo campano.
Con la collaborazione della Squadra Mobile di Napoli, così, l’uomo è stato identificato a bordo dell’autovettura, che recava i segni dell’imbatto avuto durante l’inseguimento.
La successiva perquisizione domiciliare ha consentito di sequestrare: 40mila euro in contanti, poi restituiti avendone dimostrato l’arrestato la non provenienza illecita, 2 pistole scacciacani e una fondina artigianale, oltre a diverse munizioni cal. 357 magnum e cal. 9×21, di cui una con ogiva forata per aumentarne la potenzialità offensiva.
Gli elementi raccolti dalla Polizia e condivisi dalla Procura della Repubblica di Matera hanno portato all’emissione dell’ordinanza del Gip con cui è stata disposta la custodia cautelare in carcere.
Si precisa che gli accertamenti compiuti nei confronti dell’uomo necessitano della successiva verifica nel contraddittorio con la difesa.