sabato, 27 Aprile 2024
HomeNewsMatera, Pamela Lapolla: “L’hockey su pista mi ha reso la persona che...

Matera, Pamela Lapolla: “L’hockey su pista mi ha reso la persona che sono”

Nuovo episodio di Favole di Sport, a cura di Paolo Moramarco, con l’intervista agli sportivi nel e del territorio murgiano. Protagonista del giorno: Pamela Lapolla, giocatrice di hockey su pista

L’hockey su pista non è certamente il primo sport che viene in mente a molti di noi quando si parla di sport simboli del territorio murgiano, eppure a Matera c’è una realtà ben più che concreta di questo sport, famosa a livello mondiale, ma praticamente sconosciuta a livello locale per i non appassionati.

Stiamo parlando dell’Asd Roller Matera squadra che milita nei campionati di A1 femminile della quale è detentrice del triplete con il successo in Coppa Italia, Campionato e Supercoppa e prossima partecipante italiana ai campionati europei per club; e di una squadra maschile, militante nel campionato di A2.

Simbolo di entrambe le formazioni, ma anche della nazionale italiana della quale è capitana, è l’intervistata di oggi per la rubrica Favole di Sport: Pamela Lapolla.

Hockeista di ruolo difensore, Pamela Lapolla è una giocatrice materana classe 1996, che ha mosso i suoi primi passi in questo sport proprio a Matera, prima di passare in Spagna patria di questo sport, nel 2016 e per i successivi due anni e mezzo, militando nella Las Rozas.

A seguire, il ritorno a Matera nell’Asd Roller, il triplete della scorsa stagione, ma anche l’esordio nel campionato maschile, di cui tutt’ora fa parte.

In curriculum, Lapolla, ha anche 5 partecipazioni ai mondiali con la nazionale ed altrettante partecipazioni agli europei.

Per questi e tanti altri motivi che scopriremo a breve, Pamela Lapolla è la perfetta protagonista di questa rubrica.

Richiedi il tuo banner su ilTag.it
La prima domanda è: come hai iniziato a praticare hockey su pista? Hai fatto prima pattinaggio e poi hai scoperto lo sport? Come è successo?

Ho iniziato a pattinare all’ età di 7 anni, prima ho provato vari sport tra cui judo e pallavolo, ma dalla prima volta che ho provato i pattini me ne sono innamorata e non ho potuto farne a meno. Dopo aver imparato a pattinare ho provato a giocare a hockey e da quel momento non ho più smesso.

Quando avevo circa 13 anni abbiamo creato a Matera la squadra femminile ed ho partecipato al campionato.

Che campionati ci sono nell’hockey su pista? Ma soprattutto sono suddivisi in maschile e femminile? Perché ricordiamo che tu giochi in entrambe, dunque prendi parte a due campionati?

Ci sono vari campionati a partire da quelli giovanili fino ad arrivare alla serie B, serie A2, serie A1 maschile e femminile. Io gioco sia nella squadra femminile, in A1, che nella squadra maschile in serie A2.  

Sì, gioco due campionati. Una donna può giocare anche nella squadra maschile mentre un uomo non può giocare nella squadra femminile.

Quali sono le differenze che hai riscontrato tra i due campionati, quello di A1 con la squadra femminile, e quello di A2 con la squadra maschile?

Sono campionati diversi, certamente quello maschile è più competitivo e fisico. Lì dove non ci arrivo con il fisico cerco di arrivarci mettendo un po’ di astuzia e furbizia.

Sicuramente giocare con gli uomini mi facilita quando vado a giocare contro le donne.

Cosa ti ha insegnato questo sport? Cosa ha portato nella tua quotidianità, ma anche le difficoltà che ti ha aiutato a superare e quelle ancora da superare?

Questo sport per me è vita, senza l’hockey non sarei mai diventata la persona che sono oggi.

Mi ha insegnato tantissime cose: ad adattarmi ad ogni situazione, superare le difficoltà, collaborare e confrontarmi con altre persone, chiedere consiglio e aiuto, ma anche a gioire delle piccole cose.

Mi ha insegnato che si può vincere così come si può perdere, a non arrendersi alla prima difficoltà e ad aiutare il prossimo.

Inoltre, mi ha fatto e mi fa ancora adesso conoscere tantissime belle persone e tanti bambini.

Perché tu, infatti, sei anche insegnante per i più piccoli nella Roller Matera; quindi, chi meglio di te può spiegare ai più giovani e non solo, magari anche chi è lontano da questo sport, poco noto a molti, ma che ha portato in alto il nome di Matera e del territorio, cosa ha da regalare e quanto sia divertente.

È uno sport non molto conosciuto, ma è ricco di emozioni. Le partite sono in grado di appassionare chiunque, dai più piccoli ai più grandi, inoltre è uno sport abbastanza difficile considerando la presenza dei pattini, ma allo stesso tempo spettacolare.

I pattini attirano tantissimo i bambini, proprio perché sono visti come una cosa “diversa” da fare.

Inoltre, essendo anche capitano della nazionale italiana, posso dire che questo sport mi fa girare tutto il mondo e tutta l’Italia, dunque, mi fa crescere tantissimo a livello personale.

Invito tutti a vedere una partita di hockey per rendere meglio l’idea.

E quindi accogliamo l’invito di Pamela per augurarle buona fortuna per l’esordio stagionale in Supercoppa Italiana, contro l’Hockey Valdagno il prossimo 14 ottobre e invitarvi alla gara di ritorno che si giocherà proprio a Matera sabato 21 ottobre.

Per questo secondo episodio di Favole di Sport è tutto. Appuntamento alla prossima puntata.

Richiedi il tuo banner su ilTag.it
ARTICOLI CORRELATI

I Più Popolari