Martedì 25 aprile, sulla Strada Statale 96 direzione Gravina in Puglia, la visita guidata al Campo 65.
I partecipanti si raduneranno all’ingresso dell’area da dove partirà la visita guidata alla scoperta dei resti del più grande campo di prigionia in Italia durante la seconda guerra mondiale: la palazzina comando, il giardino e la fontana, la torre serbatoio, la cabina elettrica, le altane di guardia, le baracche dei prigionieri in muratura ed anche i resti degli edifici demoliti oggetto di scavi e di studio da parte degli archeologi delle Università di Bari e Foggia.
Per esigenze di sicurezza non è consentito l’accesso alle strutture dalle quali bisognerà mantenere anche una distanza di sicurezza di almeno 10 metri.
Durante il percorso i volontari dell’Associazione Campo 65 Aps illustreranno le vicende storiche salienti che hanno visto protagonista il Campo 65, con particolare riferimento alle tre diverse fasi di utilizzo dello stesso:
1) Campo di prigionia per militari britannici e del Commonwealth (1942/1943);
2) Campo di addestramento ed istruzione dei volontari delle Brigate d’Oltremare dell’Esercito Popolare di Liberazione della Jugoslavia (1943/1945);
3) Centro di raccolta profughi provenienti dall’Istria e dalla Dalmazia ma anche dall’Africa e da altre zone d’Europa (1951/1962).
Ringraziamo per la partecipazione il prof. Giuliano De Felice dell’UNIBA – che ci aggiornerà sugli esiti delle ricerche archeologiche condotte nell’area negli ultimi tre anni – l’arch. Pasquale Gentile che, insieme all’Ing. Vito Giordano dell’Associazione Campo 65, descriverà, da un punto di vista tecnico, le attuali condizioni di fatiscenza dei fabbricati ed i possibili interventi necessari per il loro recupero.
L’occasione sarà gradita anche per informare i presenti a partire dai candidati alle prossime elezioni dell’attuale situazione dell’area da un punto di vista amministrativo.
Durata prevista visita max 2 ore.
EVENTO APERTO AL PUBBLICO
(Percorso non adatto a chi ha difficoltà di deambulazione)