mercoledì, 24 Aprile 2024
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Tre giorni di Festa Contadina a Santeramo

Tre giorni tra cultura e rievocazione

Tre giorni dedicati alla riscoperta del territorio e alla sua antica vocazione contadina. Alla storia dei Marchesi Caracciolo, alle tradizioni culinarie, agli oggetti e ai simboli di un passato che si vuole rivivere e conservare, perché è su questo che si vuole costruire il futuro. 

Di rilievo la figura di Don Marino Caracciolo che nel 1902 incarica un giovane bresciano di appena 24 anni, Estore Donini, nella innovativa cura dei terreni in zona Matine, prossime alle masserie Viglione e Morsara, dove il Marchese risiedeva. Marino Caracciolo si prese cura di quei terreni togliendoli dalla gestione dei fittuari per applicare una agricoltura innovativa con le tecniche agrarie moderne fra cui la trazione animale, il sovescio e infine la trazione meccanica per arare i terreni.  

Così la Proloco presenta la quinta edizione della “Festa contadina” con la prima serata dedicata a Francesco Netti che si è svolta nel Palazzo Marchesale alla presenza di un folto pubblico.   

Una serata “Con Francesco Netti: dal pensiero alle opere”, condotta dal Prof. Raffaele Bongallino, con l’ausilio delle letture tratte dai brani di Netti e dei suoi innumerevoli scritti sulla civiltà contadina, con la contemporanea proiezione e lettura delle  opere del pittore-scrittore novecentista. 

Sabato 8 ottobre, invece 42 carrozze sfileranno per le vie del centro grazie all’impegno delle scuderie Ciaciulli. Punto di arrivo p.zza Garibaldi cui seguirà l’esibizione dell’orchestra della scuolamedia Bosco-Netti. La piazza sarà allestita per ricostruire il villaggio del contadino: bancarelle, esposizioni e postazioni di degustazioni di cibo e vino offriranno ai visitatori le pietanze tipiche del territorio cucinate in maniera tradizionale. 

Nelle stanze del palazzo Marchesale la rievocazione della civiltà contadina a cura dell’associazione Aide, con le donne impegnate a lavorare biscotti el’angolo dedicato al “vino fa buon sangue…ma senza esagerare” a cura del Club Femminile dell’Amicizia, l’esposizione dei traini in miniatura dell’artigiano Filippo Marsico. Tutte le ambientazioni riporteranno indietro le lancette del tempo per far rivivere ai visitatori le emozioni semplici di un recente passato attraverso gli odori, i sapori e le immagini che lo hanno caratterizzato. 

La domenica, invece, sarà dedicata al corteo storico con i figuranti in costumi d’epoca. Ad aprire il corteo i contadini, a seguire, in carrozza, il Marchese e la Marchesa Caracciolo- Carafa,affiancati da un gruppetto di cortigiani. 

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Giunti in piazza, la festa si apre alla danza storica in costumi d’epoca a cura della Palestra Silhouettee a seguire il concerto del gruppo “Grecale &semplicementeluigi Molla

Il Presidente Proloco, Francesco Cacciapaglia stigmatizza l’evento come un operazione che, oltre ad essere culturale, si caratterizza come un vero e proprio marketing territoriale. L’intenzione è quella di rilanciare l’economia della città attraverso la valorizzazione e promozione dei suoi prodotti più genuini, delle sue storie più recondite, degli itinerari più inediti e sorprendenti che la città conserva. Il lavoro realizzato attraverso l’info point turistico e l’impegno di tutti i collaboratori dell’ente turistico mirano, infatti, a raggiungere questi traguardi.

L’assessore Gabriele Cecca, nel plaudire l’impegno di tutti i protagonisti della Festa contadina, che chiude gli appuntamenti estivi, ha fatto un bilancio dell’estate appena trascorsa e ha annunciato i lavori già intrapresi per i cartelloni dei prossimi mesi invernali. Un gran lavoro è stato fatto ma il suo assessorato è impegnato per una programmazione a lungo termine che dovrà restituire alla città il suo valore storico-culturale.

Il sindaco Vincenzo Casone ha sottolineato la positiva sinergia di diversi “attori” che, insieme, sono in grado di creare grandi eventi. Ha dichiarato che l’ obbiettivo più ambizioso dovrà essere quello di costruire, su questa festa che ha una vera autenticità di personaggi e di storia, un grande evento su cui investire per raggiungere edizioni sempre più accurate e partecipate non solo dai cittadini santermani ma anche da turisti e forestieri. 

Insomma un polo di attrazione che possa far convergere lo sviluppo della cultura, della riscoperta e conoscenza del territorio con lo sviluppo economico dello stesso.

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