Diciamo filastrocca e pensiamo subito al mondo magico dei bambini. Alle frasi in rima e a un modo divertente di raccontare la realtà e quello che ci circonda. La filastrocca è caratterizzata dalla ripetizione, alla fine di ogni verso, di una struttura sonora (stesso gruppo di lettere) uguale (in questo caso si ha la rima) o simile (in questo caso si ha l’assonanza o la consonanza). Se la poesia tende ad utilizzare il linguaggio in modo più sofisticato e figurativo, la filastrocca usa una lingua più semplice e diretta, popolare. Il più grande di tutti era Gianni Rodari che non ha solo inventato favole e filastrocche. Ha inventato un nuovo modo di guardare il mondo e l’ha fatto rivolgendosi ai bambini, usando gli strumenti della lingua, della parola e del gioco.
Abbiamo intervistato un’insegnante gravinese che si diletta a scrivere bellissime filastrocche e che, di recente, ha vinto un premio.
Ci parli un pò di lei
Innanzitutto, vorrei ringraziare l’intera testata on-line d’informazione sul territorio ilTag.it e la Direttrice responsabile Angela Mazzotta per avermi contattata e avermi dato questa bella ed emozionante opportunità.
Sono Tota Teodora (DoReLLa), nata e residente a Gravina. Sono sempre stata affascinata dal fantastico mondo dei bambini, dalla loro capacità di meravigliarsi di fronte a piccole cose. Per questo, dopo il percorso liceale, ho intrapreso il percorso di laurea in Scienze della Formazione Primaria. Facoltà che ha aperto la strada alla mia più grande passione: l’insegnamento. Contemporaneamente ho conseguito la laurea in Pianoforte Principale. Svolgo la professione di insegnante di sostegno presso la scuola statale primaria 2° circolo didattico “Don Saverio Valerio” di Gravina. Sono anche mamma di due piccole creature, la mia forza e fonte d’ispirazione.
Come nasce la passione per le filastrocche e quando capisce di di avere la capacità di scriverle?
La curiosità, poi diventata passione, per le filastrocche è nata e cresciuta in me da bambina, tra i banchi di scuola, quando i miei insegnanti le assegnavano per poi farcele memorizzare. Nelle rime ci trovavo sempre qualcosa di divertente e di magico.
Durante il percorso universitario mi sono imbattuta nelle favole e filastrocche del grande Gianni Rodari, memorabile scrittore, pedagogista, giornalista e poeta italiano. I suoi libri mi hanno aperto un mondo. Il suo era un mondo del tutto nuovo, fuori dagli stereotipi, geniale, una fusione tra educazione e ribellione, tra insegnamento e divertimento.
Non pensavo di poter riuscire a scrivere componimenti, cosi’ di sana pianta, finché una sera di circa 4 anni fa, periodo molto intenso della mia vita, colmo di emozioni e cambiamenti, ho sentito una forte necessità di esprimere i miei sentimenti attraverso la penna. Ho cominciato a scrivere il primo verso, poi un altro ed un altro ancora fino a dar vita, con mia grande sorpresa, alla prima filastrocca intitolata “La dis…obbedienza”. Con il tempo, tra una nota e l’altra, la ritmicità della musica e l’insegnamento sono entrati in simbiosi dando vita, quasi per magia, a tutte le altre filastrocche. Con il tempo le filastrocche, diventate molteplici, hanno suggerito l’idea di raccoglierle in un sito web www.teminfilastrocche.it (che raccoglie anche filastrocche musicali, indovinelli, cruciverba…) e nella pagina Facebook Maestra Dorella: le filastrocche.
In seguito, ho intrapreso due collaborazioni “a quattro mani” con lo scrittore Francesco Tosti con il quale ho pubblicato 2 libri: Le Fiabastrocche e Il mondo è una pallina. Sino al raggiungimento di una pubblicazione del tutto personale: Temi in filastrocche nel 2022.
Quali sono i temi delle sue filastrocche e a chi sono rivolte?
Le mie filastrocche affrontano temi molteplici, dall’inclusione sociale al rispetto dell’ambiente, alle emozioni, alla grammatica, all’immigrazione, alla guerra, alla pace ecc… Non hanno un ambito predefinito, bensì navigano in uno spazio fluido e libero, alcune sfiorano l’ironia, altre la metafora, tutte rilasciano un finale di riflessione. L’intento è quello di affrontare diverse tematiche, anche quelle più ostiche e complesse, attraverso la gaiezza e la ritmicità della filastrocca così da poter coinvolgere maggiormente i piccoli interlocutori.
Le filastrocche sono rivolte ai bambini e adolescenti senza tralasciare il complesso e variegato mondo degli adulti che mai perdono quel pizzico intrinseco di fanciullezza. L’intento è quello di creare una sorta di percorso comune alla lettura, in cui i diversi soggetti menzionati, bambino, adolescente e adulto, possano ritrovarsi sotto lo stesso tetto della rima e del ritmo scandito di ogni filastrocca. Percorrendo e interrogando le diverse tematiche affrontate, regalandosi un momento fatto di riflessione, ascolto e divertimento.
A quale concorso ha partecipato e che premio ha vinto?
Vado un pò a ritroso. Tutto nasce nell’aprile 2022, anno in cui vengo informata che l’Associazione Culturale LeggerEdizioni A.P.S di Altamura indice la prima edizione del premio internazionale “Le mille e una donna”.
Alcune persone che mi hanno accompagnata da principio in questo mio percorso di scrittura, mi hanno spronata a partecipare presentando la filastrocca “Colonna… sonora” che abbraccia il tema della rivendicazione della donna e dei suoi diritti. Prima di allora non avevo mai preso parte ad un concorso e dubitavo che una delle mie filastrocche potesse essere premiata. Invece, fortunatamente, così non fu. Inaspettatamente fui premiata nel luglio 2022. Tale premio è stato una spinta a rimettermi in gioco e a superare le mie incertezze partecipando ad un nuovo concorso tenutosi quest’anno nella città di Taranto.
In tale contesto, la filastrocca “Il mondo al contrario” ha ricevuto un attestato di merito da parte dellaXVII edizione 2023 del “Premio Letterario Nazionale della città di Taranto”, organizzata e programmata dall’associazione culturale “Le Muse Project”.
Che significa per lei questa passione nel lavoro e nella vita privata?
Le passioni aiutano a vivere, a far crescere costantemente e tenacemente la nostra anima. Ci aiutano ad uscire per un pò dalla frenesia della vita quotidiana, a ritagliare il nostro spazio per ricucire pian piano noi stessi. La mia passione per la scrittura ha un’influenza sicuramente positiva sia nella mia vita privata che in quella lavorativa. La definirei un potente ponte di comunicazione tra me ed i miei alunni, tra me ed i miei figli. Tra me e tutti coloro che riempiono le mie giornate. Adoro viaggiare tra i sogni e l’immaginazione con la mia anima e i miei pensieri più profondi. Adoro esprimerli in parole, mi piace ideare e fantasticare con i bambini e adulti.
Con la filastrocca si educa e si trasmettono valori? Quali? Pensa siano importanti anche per gli adulti?
Decisamente sì. Spesso la filastrocca viene vista come componimento rivolto prettamente all’infanzia ma così non è. Molte filastrocche nascondono un significato molto più profondo di quel che si pensi. La filastrocca, essendo un componimento breve con ripetizione di sillabe ed utilizzo di parole, costituito da versi scanditi e un linguaggio semplice e ritmato, ha la capacità di essere memorizzata ed interiorizzata più facilmente dal bambino e/o adulto accrescendo la proprietà di linguaggio. Il suo messaggio risulta semplice, diretto ed incisivo. Inoltre, ha la finalità di educare e trasmettere valori e sani princìpi per una identità personale ben chiara e definita.
L’obiettivo principale è quello di incentivare alla lettura parlando all’interlocutore in un’ottica diversa: divertente ma al contempo significativa e accattivante. Inoltre, penso che la filastrocca sia importante soprattutto per gli adulti che spesso perdono la bussola della vita, smarriscono il sapore della meraviglia, abbandonano molti valori come l’educazione ed il rispetto. In questo dovremmo imparare dai bambini che, grazie alla loro freschezza e gaiezza, a volte, ne sanno più di noi.
Concludendo, tutti dovremmo leggere le filastrocche, bambini e adulti così da poter mantenere quella meraviglia che solo la fanciullezza può garantirci: l’amore per la vita.