mercoledì, 15 Gennaio 2025
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Altamura, Masseria Jesce ospita Giacomo Sferlazzo – cantastorie di Lampedusa

Dall'1 al 5 novembre nell'ambito della rassegna Storie di Cantastorie. Intervista a Donato Laborante

L’arte è immersione profonda, linfa vitale, qualcosa che aiuta a stare meglio e a salvarsi. C’è uno spazio in cui si vive una solitudine, una sorta di monachesimo che serve a riconnettersi con lo spazio esterno ed interno. Un isolamento per riconciliarsi con l’essenziale, spirituale ma terreno allo stesso tempo perchè non può prescindere dalla natura che lo circonda. Uno spazio murgiano, quello di Masseria Jesce, dove dal 2015 la gestione è affidata ad un’artista d’eccezione Donato Laborante. “Jesce è in una posizione simbologica per morfologia”, le parole di Laborante. “La Murgia è femmina e si trova al centro del cammino micaelico che unisce le città di Altamura, Matera e Gravina”.

Donato “Emar” Laborante è figlio di questa terra, nasce nel 1954 nel claustro Giudecca di Altamura. Ma è solo la prima delle sue due vite. “Nasco due volte, la prima nella pancia della comunità e la seconda sulla collina Botromagno”. Venezia e Perugia lo hanno educato al silenzio, ed è l’altura che sovrasta Gravina ad illuminarlo e a rapirlo.

Presidente dell’associazione culturale teatrale “Lo scrigno di Pandora”, prima con l’attività “Crêpes&Roses” e 4 rassegne all’anno che coincidono con le stagioni, e poi a Jesce dove continua il racconto con il Teatro della Memoria. Il sogno ultimo è di realizzare, su un terreno privato, una comunità di recupero con il metodo di Ferula Ferita. “Ferula Ferita è un’isola abitata dai sopravvissuti ai naufragi, alle intemperie della quotidianità. Raccoglie, nei suoi spettacoli, tutti coloro che hanno bisogno di cicatrizzare le sanguinanti ferite per riprendere il percorso, il tragitto il cammino. E’ una sorta di transumanza della vita”.

Un importante appuntamento a Jesce, che sta diventando metaforicamente una nave che accoglie i viandanti, è con la rassegna “Storie di Cantastorie” ed in particolare dall’1 al 5 novembre con l’artista Giacomo Sferlazzo, cantastorie di Lampedusa. Titolo dello spettacolo: “Lampemusa storie e memorie in mezzo al mare, canzoni e racconti su Lampedusa”. Una narrazione su Lampedusa fatta da chi sull’isola vive ed opera. Uno spettacolo che Laborante si augura di replicare nelle scuole, con i ragazzi per educare al silenzio, al rispetto, al perdono e alla gentilezza attraverso l’arte ed un racconto diverso dell’isola siciliana.

A Masseria Jesce arrivano da tutto il mondo, attirati dalla location di diversi set cinematografici come il Pinocchio di Matteo Garrone. Diversi gli affreschi del 1300/1600 dedicati a San Michele Arcangelo che donano al posto un’energia persistente.

“Riconciliazione è una parola importante, vuol dire mettersi in viaggio e ascoltare l’altro. In Masseria facciamo accoglienza e l’ospitalità è sacra, perchè ospitando qualcuno ospitiamo anche gli angeli”.

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