venerdì, 29 Marzo 2024
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Gravina, chef Giovanni Cifarelli: tra solidarietà e sperimentazione in cucina

Un evento benefico per il Congo e l'attenzione all'ambiente nei piatti

Estro e talento uniti da una passione per i fornelli. Il giovane chef Giovanni Cifarelli è un vulcano d’idee e progetti sempre nuovi. Nella sua carriera professionale vanta preziose collaborazioni con aziende nazionali e internazionali ed esperienze in diversi ristoranti stellati. Preziosa la parentesi parigina, unita ad una sempre accesa curiosità e creatività gastronomica.

La cucina, si sa, è inventiva, scoperta, combinazione di ingredienti, connubio sapiente di sapori. Quello del cibo è un mondo in continua evoluzione ed è il settore a cui maggiormente, negli ultimi tempi, si dedica grande attenzione. Crisi climatica, sostenibilità, attenzione alle materie prime sono solo alcune delle parole chiave ricorrenti in un mondo che fatica a mantenersi in equilibrio. Cifarelli lo sa e, anche grazie alla sua collaborazione come chef event/Ambassador per l’azienda Andriani e della pasta Felicia, dedica molto tempo allo studio di ricette meno impattanti per l’ambiente ma altrettanto gustose. Larga attenzione lo chef la rivolge al sostegno d’iniziative benefiche, per aiutare quelle popolazioni che lottano ogni giorno per quei diritti fondamentali come cibo e salute.

Abbiamo raggiunto Cifarelli dopo l’evento benefico “Mani unite per il Congo”, tenutosi domenica 4 dicembre a Tenuta Danesi a Matera con la partecipazione di 6 chef murgiani.

Ci parla dell’evento beneficio?

Un’iniziativa importante a cui ho aderito sin da subito. Un pranzo solidale a 12 mani, perchè ero io con altri 5 talentosi chef di Puglia e Basilicata. Un menù ricco e variegato con ingredienti stagionali e del territorio come fave bianche, bietole, caciocavallo, castagne, pane di Matera. La mia proposta è stata “Come un risotto” con Risoni di Ceci Bio Felicia, Cardoncelli della Murgia in due consistenze, Parmigiano liquido 36 mesi e Tartufo Bianco. L’obiettivo dell’evento è stato raccogliere fondi per continuare la costruzione dell’ambulatorio di Katana e consentire ai bambini dell’orfanotrofio l’accesso alle cure mediche di prima necessità. L’intero ricavato, circa 6 mila euro, verrà consegnato personalmente da Antonella Scatigna, organizzatrice dell’evento, nel suo prossimo viaggio in Congo.

Quanto è importante, in un momento di difficoltà come questo, che la cucina possa essere occasione di aggregazione sociale e aiuto verso il prossimo?

Per me è molto importante aderire a questi eventi in qualità di chef. I clienti hanno risposto benissimo a quest’ultimo che è andato sold out in pochissimo tempo, merito anche della sensibilità verso alcune tematiche, della fiducia verso la nostra cucina e della curiosità degli ospiti in riferimento ai piatti proposti.

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Il lavoro la porta spesso a viaggiare, le contaminazioni e gli incontri come si traducono nei suoi piatti?

Utilizzo molte tecniche apprese nei posti che visito per lavoro, personalizzandole ai piatti del territorio e creando il giusto equilibrio di sapori. Ricordo un viaggio in Asia dove molti gusti e molte preparazioni tecniche fanno parte di diversi piatti che preparo nelle ricette di tutti i giorni.

Sostenibilità, attenzione agli scarti e cibi del futuro. Moda o direzione da seguire?

Sono molto attento, come anche l’azienda per cui lavoro, al tema della sostenibilità, dell’economia circolare e della filiera controllata. Molti dei miei piatti vengono preparati da ritagli di ingredienti, impreziositi poi da gustose preparazioni.

Cucina e sostenibilità sono un connubio vincente per l’ambiente e la salute delle persone. Rispetto per la natura e per i produttori, oltre a una grande conoscenza della materia prima. Solo in questa maniera si riesce a usare tutto, soprattutto per quanto riguarda la carne, senza inutili e dannosi sprechi. Collaboro molto con il team di ricerca e sviluppo in Andriani e in questo momento sono a Parigi con loro, per una fiera internazionale su ingredienti innovativi, sostenibili e biologici.

Il Natale si avvicina, cosa non potrà mancare sulle tavole imbandite?

Quest’anno porto a tavola una spalmabili alle mandorle pugliesi, della mia linea “Cifarelli – La Puglia in due morsi”, in abbinamento a un panettone alla spirulina creato con il pasticciere gravinese Roberto Mascellaro.

Progetti futuri?

Tanti progetti interessanti in cantiere, ve ne parlerò prestissimo promesso!

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