venerdì, 19 Aprile 2024
HomeNewsAltamura, la storia di Jessica

Altamura, la storia di Jessica

Intervista ad una prostituta per scelta

Jessica, nome di fantasia, è una ragazza straniera (Est Europa) come tante fra quelle arrivate in Italia anni fa. Ci ha concesso questa intervista telefonica per parlare del suo lavoro. Ci ha colpito molto la naturalezza con cui ha raccontato la sua storia e il suo presente. Il suo è un mestiere particolare, non legiferato né illegale che esiste dall’alba dei tempi. Jessica si divide fra strada, auto e appartamentini: è una prostituta.

La nostra chiacchierata informale verte proprio sul suo lavoro. Il tag.it ha deciso di pubblicare l’intervista integrale per squarciare il velo di ipocrisia, senza giudizi o pregiudizi, e per esercitare il dovere di ogni testata di parlare di quello che che accade in una comunità. E di raccontare una scelta e la storia di una donna libera.

Riportiamo di seguito la nostra conversazione telefonica.

Ciao Jessica, come stai ?
Bene, grazie tu?
Molto bene, grazie per averci concesso questo momento assieme. Partiamo da una domanda secca: da quanto tempo sei in Italia e quando hai iniziato a fare il lavoro che fai adesso?
Sono arrivata in Italia all’inizio del 2000 e prima non facevo questo ma ho lavorato in giro come lavapiatti, cameriera e in qualche bar. Prima di arrivare ad Altamura stavo più vicino a Bari. Sono scappata da dove sono nata perché non c’era nulla.
Vivi solo ad Altamura o qui ci lavori pure?
Ci vivo e lavoro da queste parti, anche se molto spesso vado fuori in giro.
Lavori in appartamento oppure su strada?
Prima lavoravo solo su strada ma non qui, dopo che ho iniziato ad avere amici di qui (altamura) ho deciso di provare a rimanere a casa.
Quanto tempo sei rimasta in strada?
Non ricordo bene, credo 3 o 4 anni.
Perché hai preso una scelta così rischiosa? Non avevi paura di violenze, di essere sfruttata da chi ha il controllo di certe attività?
Come ti ho detto, inizialmente lavoravo in bar, pizzerie e cose del genere. La paga era poca e il lavoro era tanto. Proprio quando facevo uno di quei lavori ho iniziato ad andare con qualche cliente che mi faceva la corte, ho visto che alla fine conveniva e ho preso questa decisione. Su strada c’erano altre ragazze che conoscevo e ho seguito loro. Non ho mai avuto problemi grossi se non qualche scemo che cacciavo e sapevo mettere a posto. Molte ragazze, però, non hanno avuto la mia stessa fortuna.
In che senso “non hanno avuto la mia stessa fortuna”?
Molte sono state picchiate o minacciate da qualche delinquente. Con me non si sono mai permessi perché sapevo come muovermi, diciamo che nel mio paese non è proprio un lavoro che fanno in poche.
Chi erano generalmente i tuoi clienti prima e chi sono adesso ?
Dipende, su strada c’era di tutto: dagli anziani che venivano portati dai figli, agli operai o gente normale che passava da lì. Adesso è cambiato, anche perché oltre ai clienti fissi le persone cerco di riconoscerle parlando al telefono prima. Ora è sicuramente meglio, molti sono imprenditori, professionisti e gente che può spendere.
Usi internet per lavorare ?
In parte, dipende da che impegni ho. Lavoro molto con persone che già mi conoscono.
Qualcuno si è mai innamorato di te?
Si (ride) ma io subito metto le cose in chiaro. Non ne approfitto.

Cosa cercano da te gli uomini che vengono ?
Vogliono scappare dalla moglie (ride)! No, scherzo. Alcuni cercano uno svago e qualcuna che non faccia tante domande e li accontenti. Altri cercano delle cose che le fidanzate o altre donne non sono disposte a fare. Altri ancora sono soli e cercano solo compagnia. Dipende.
Da te sono venuti anche degli uomini con le proprie compagne?
No, non mi è stato neanche mai proposto.
Sei fidanzata o sposata?
Passiamo alla prossima domanda dai.
Ok, forse ho toccato un tasto dolente. Sei mai più tornata in strada, hai fatto amicizia con qualche tua collega ?
L’ho lasciata anni fa, basta. Ho ancora tante amiche che lo fanno, anche se tante persone se ne sono tornate a casa loro oppure se ne sono andate in un altro paese.
Ti faccio una domanda più difficile ora, tu saresti contenta se legalizzassero la prostituzione?
Certamente si, molto spesso credo di vivere come una criminale. Io ogni mese mi faccio tutte le analisi. Tutti i miei clienti usano il preservativo e io non prendo mai un rischio. Vorrei pagare le tasse regolarmente come tutti e fare la mia pensione in Italia se mi va, invece non posso farlo. Forse quando sarà più vecchia me ne ritorno al mio paese e mi godo quello che mi rimane lì.
Vuoi farlo ancora per tanto questo lavoro? Non è stancante?
Un po’ si, non sempre ti capita la persona giusta e devi stare sempre attenta a tutto. Dopo un po’ non lo puoi fare più. Ora sono abbastanza giovane però. Quando mi stancherò vedrò se andarmene o rimanere. Per il momento devo lavorare e mandare qualche soldino anche a casa.
A casa tua sanno cosa fai?
Io non glielo ho detto. Mia madre è morta e mio padre sa ancora che faccio la cameriera. Va bene così.
Grazie Jessica, sei stata gentilissima. Ultima domanda: ti piace Altamura?
Grazie a te, certo che mi piace si sta bene, la gente lavora tanto e spende parecchio. Io ci sto bene.

Richiedi il tuo banner su ilTag.it
ARTICOLI CORRELATI

I Più Popolari