Cresce in maniera esponenziale il numero dei positivi al Covid 19 in Puglia. In questi giorni ci sono oltre 31mila persone positive mentre appena due settimane addietro i positivi erano poco più della metà (17mila).
Nel bollettino del 24 giugno, sono registrati 13mila 731 tamponi; ne sono risultati positivi 3.244 pari al 23,6 per cento. Nella provincia di Bari i nuovi casi sono 974, seguono Lecce con 612, Foggia con 601, Taranto con 360, Barletta-Andria-Trani con 346, Brindisi con 291. Il conteggio si completa con 45 residenti fuori regione e 15 casi per i quali la provincia di provenienza è in via di definizione.
Sale il numero dei pazienti ricoverati nei reparti di area non critica passando da 226 a 235; invece resta fermo a 10 il numero dei posti letto impegnati con pazienti Covid nelle terapie intensive. Nel bollettino registrati tre decessi; il totale arriva a 8.599.
Il monitoraggio settimanale della Asl Bari conferma la forte ripresa dei contagi aumentati di oltre il 40 per cento.
Numeri che hanno spinto l’assessore alla Sanità e il direttore del Dipartimento Promozione della Salute a rassicurare la popolazione assicurando che: “La rete ospedaliera COVID della Regione Puglia è organizzata per consentire un costante allineamento dei posti letto di Terapia Intensiva e Area medica rispetto all’andamento epidemiologico della pandemia. In particolare, con la deliberazione di Giunta n. 827/2021, è stato definito il numero massimo di posti letto COVID attivabili nel caso di massima recrudescenza della pandemia. Tutte le Aziende sanitarie, nel caso in cui abbiano disattivato posti letto covid, sono nelle condizioni di riattivarli, anche nell’arco delle 24 -48 ore”.
Sempre secondo i dati resi noti dalla Regione la rete ospedaliera covid si compone di 238 post letto di Terapia Intensiva e 1256 di area medica, attualmente occupati per 10 pazienti in Terapia Intensiva e 263 in Area Medica.
“La Regione, attraverso il monitoraggio quotidiano, che tra l’altro trasmette al Ministero della Salute, verifica costantemente la capacità dell’offerta sanitaria di rispondere alle esigenze assistenziali dei pazienti COVID e, dunque, è in grado di individuare puntualmente i posti letto da riattivare, qualora dovesse rendersi necessario. – sottolineano dall’assessorato – Appare evidente, altresì, così come accaduto in passato, che il sistema sanitario deve adeguarsi all’andamento epidemiologico della pandemia e, dunque, alle esigenze assistenziali che si dovessero determinare. Infatti, qualora l’occupazione dei posti letto COVID, dovesse raggiungere una soglia critica, oltre alla riattivazione dell’intera rete ospedaliera pubblica, potrebbe rendersi necessario disporre anche della Struttura Maxi Emergenza, allestita presso la Fiera del Levante, utilizzabile fino all’avvio delle procedure di dismissione”.