martedì, 23 Aprile 2024
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Dalle corti Bizantine a Christian Dior, a Santeramo si parla di alta moda

l'Evento organizzato dagli studenti del dell'Ipsia di Santeramo

Le allieve del settore Moda dell’IPSIA presentano il loro progetto-sfilata in programma per il 21 Dicembre, alle 19.30, presso il teatro Saltimbanco a Santeramo. Un Fashion show dal titolo “Dalle corti Bizantine a Christian Dior”, un evento che affianca diverse espressioni artistiche: canto, recitazione e ballo, con la partecipazione di testimonial del mondo della Moda e di operatori di settore che sapranno attrarre l’interesse del pubblico per bellezza e emotività.

Rivalutare l’artigianato, il “su misura“, la qualità del manufatto, la sua originalità e unicità contro una moda fatta in serie sempre più veloce e sempre più scadente. E’ questo l’obbiettivo della scuola a indirizzo Moda di Santeramo.

Progettare abiti  guardando ai tessuti, lavorare con le passamanerie, impreziosire le scollature, curare i dettagli per creare sorprendenti ricami, bagliori luminosi e contrasti di grande effetto. Si fondono le abilità e si sviluppano le idee in un processo creativo che arriva al prodotto finito dopo aver seguito tutto l’iter progettuale.

Mostrare le competenze raggiunte dalle allieve vuol dire presentarle al territorio, collegarle con il tessuto produttivo di una filiera che dopo la felice stagione degli anni ’80, lentamente si è dissolta sotto l’egemonia di un mercato globalizzato che soffoca qualsiasi rigurgito di artigianalità. Le aziende tessili che sopravvivono, oggi, sono alla ricerca di professionalità ormai scomparse: ricamatrici, sarte, esperte in riparazioni.

La manifestazione si avvale della collaborazione di Arte-Danza di Alessandra Martinelli, Lomy Beauty di Giovanna Barberio e Charme di Rosa Caponio, affinché il mondo delle professioni possa affiancare quello scolastico in una collaborazione proficua fra scuola e mondo del lavoro.

La sfilata di Moda, concepita dalle allieve, è un viaggio attraverso secoli di storia da cui sono stati estrapolati i caratteri estetici e decorativi, le linee e le atmosfere. La sfilata presenta abiti da sera di assoluta raffinatezza ed eleganza. Gli elementi che caratterizzeranno l’intera collezione sono l’oro come simbologia della sacralità bizantina, le decorazioni e le sovrastrutture del Barocco, la modernità degli stilisti del Novecento in particolare Cristian Dior. A prendere parte al progetto tutte le classi del settore Moda, dalla 1^ IMI alla 5^ IMI, alcune classi del settore meccatronico, tutte sotto la dirigenza attenta e sensibile del Dirigente Scolastico prof. Giovanni Mariani. L’apertura dello spettacolo sarà dedicata al difficile periodo di pandemia che abbiamo vissuto e in cui la scuola ha messo in campo tutte le proprie energie per garantire continuità e vicinanza ai ragazzi. Hanno collaborato in sinergia tutte le insegnanti del settore Moda: Centrone Irene, Daniela Dote, Daniela Locoratolo, Debora Masiello, Grazia Lapolla, Angela Sirressi, Rosalba Stasolla e Rosanna Telarico.

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I prof. Paolo Simone e Federica Pagni con i ragazzi dell’Ipsia e del Liceo hanno organizzato gli spazi musicali, la prof.ssa Maria Pina Putignano ha curato lo spazio dedicato alla recitazione, insomma coinvolto nell’organizzazione dell’evento l’intero Istituto con le sue risorse di creatività e di energia.

Diversi i messaggi che la manifestazione intende trasferire al pubblico: il superamento della fase pandemica e a questo proposito la mascherina, simbolo della difesa dal contagio, viene nobilitata attraverso il riciclo creativo e si trasforma in materiale duttile e leggero per alternativi abiti da sposa.

Lo studio della storia e il suo ricco archivio di contenuti e di immagini che ispirano il nostro presente, nasce così il titolo “Dalle corti bizantine a Christian Dior”: un vero e proprio percorso storico attraverso le immagini. Infine il tema della Pace con L’associazione nazionale Aide che presenterà l’abito della Pace realizzato, a distanza, dalle socie di Puglia e Basilicata proprio durante la pandemia e utilizzato in varie manifestazioni per sensibilizzare sui temi della pace, oggi così discussi per una progressiva escalation di conflitti in ogni parte della terra.

Sempre Mercoledì  21 dicembre alle 9.30, presso l’auditorium   dell’IISS Pietro Sette, Fabio Mancini incontra le allieve del settore Moda di Santeramo e dell’Istituto Bachelet di Gravina per raccontare la sua storia ma anche per affrontare con i ragazzi temi sociali come la tutela dell’ambiente, la Moda sostenibile, l’amore per la sua Puglia. Nelle interviste, a carta stampata e Tv, e negli incontri dal vivo racconta la sua carriera strepitosa ma anche la sua storia familiare e il suo percorso per diventare Top Model. La sera, invece, presso il teatro Saltimbanco presenzierà la sfilata di Moda dell’Istituto che gli riconosce una targa alla carriera.

Fabio Mancini

Nato in Germania nel 1987, di padre italiano originario di Castellaneta, e mamma italo-indiana,  si trasferisce a Milano in tenera età. Ha cominciato la carriera di modello a 21 anni, quando è stato scoperto per caso per le strade di Milano da uno stretto collaboratore di Giorgio Armani. In quel periodo svolgeva il lavoro di commesso. Il debutto è avvenuto sulle passerelle di Giorgio Armani e Emporio Armani con cui ha lavorato per 14 anni consecutivi diventando volto e testimonial di diverse linee fra cui Undewear, Armani jeans e Armani Exchange. Nel 2014 diventa, per due stagioni consecutive, il volto della nuova biancheria intima dell’Emporio Armani. Nel corso della carriera ha calcato le ambite catwalks di Milano Parigi, Londra e New York sfilando per Dolce e Gabbana, Vivien Westwood, Richmond, Barocco. Ha collaborato con diversi progetti speciali ed eventi con clienti internazionali come Dior, Bulgari, Damiani, Liu Jo, Dutti, Cavalli, Cuccinelli ed Herrera. Occupa le copertine di Vanity Fair, L’Officiel Homme oltre a posare per servizi di Moda per Vogue, Cosmopolitan, Men’s Health, Harper’s Bazar. Lo hanno fotografato Oliviero Toscani, Gastel, Bruce Eber Barbieri. E’ uno dei 25 modelli più quotati del mondo.

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