martedì, 23 Aprile 2024
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Favole di Sport: la rubrica delle eccellenze

Nuovo episodio della rubrica con l'intervista a Vittorio Felici

Come ogni lunedì, anche oggi c’è un nuovo episodio di “Favole di Sport: la rubrica delle eccellenze”, approfondimento in cui Paolo Moramarco e Alberto Ragone intervistano le eccellenze sportive del nostro territorio.

Giunti oramai all’ottavo episodio, l’intervista di questa settimana è al ballerino campione europeo e nazionale nelle discipline Standard e Latino-americane: Vittorio Felici.

Iniziamo dalle basi, chi è Vittorio Felici per chi non lo conosce? Cosa fa e cosa lo rende un eccellenza?

Ciao a tutti, sono Vittorio, ho 36 anni e sono di Santeramo. Sono un ballerino e maestro di danza sportiva presso la scuola “Fever Dance” fondata insieme a mia sorella Elena.

Credo che quello che mi rende in eccellenza non è il solo fatto di avere le spalle quasi 30 di esperienza nella danza e un vasto curriculum pieno di successi, ma anche aver fatto della propria passione un lavoro e di aver trasmesso questa passione e queste conoscenze, creando nuove leve e campioni, trascinando tanta gente, dai bambini agli adulti, nel mondo del ballo.

Quando e come nasce la passione per la danza, e più nello specifico, nella danza caraibica?

La passione per la Danza nasce da quando avevo 6 anni, per gioco e per divertimento, ascoltando quella musica che mi travolgeva in quegli anni 90 nel muovere i miei primi passi.

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Da quel momento la passione mi ha portato ad intraprendere un percorso agonistico insieme a mia sorella Elena, con la quale abbiamo raggiunto importanti traguardi. Entrambi, infatti, siamo stati plurifinalisti ai Campionati Assoluti 10 Danze e finalisti e vincitori in conpetizioni nazionali ed internazionali sparse per l’Italia e l’Europa nelle discipline Standard e Latino americane.

La passione per le danze caraibiche è sempre esistita, partecipando ed esibendomi a vari congressi di salsa, ma ha avuto la sua massima espressione un anno fa, quando dopo alcuni anni fuori dalle competizioni ho sentito quella voglia di rimettermi in gioco in una nuova avventura da solista ballando “Salsa”.

Quali sono i sacrifici che deve compiere un ballerino, anno dopo anno, in un ambiente in continua evoluzione come quello della danza e con diversi stili?

Credo che ogni atleta o ballerino per arrivare ad un obiettivo debba fare delle “rinunce” per dare spazio a più allenamenti e a maggiore studio della disciplina, in un mondo in continua evoluzione. Solo così la passione di andare avanti non si spegnerà mai!

Ma Vittorio Felici è anche fresco campione europeo, quali sono le emozioni che hai provato quando ti sei laureato campione in una disciplina che così tanto ami?

Un’emozione troppo forte già prima di entrare in pista che mi ha toccanto dentro nell’anima sopratutto durante le premiazioni quando ascoltavo l’inno italiano.

Spero e cercherò, dando il massimo, di rivivere queste emozioni ai miei prossimi campionati del mondo che si svolgeranno in Macedonia.

Per questa puntata di “Favole di Sport” è tutto. Appuntamento a lunedì prossimo per un nuovo episodio della rubrica delle eccellenze del territorio.

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