mercoledì, 24 Aprile 2024
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Gravina, dal consigliere Verna l’invito ad attivare iniziative per scongiurare il Deposito dei rifiuti nucleari

Il consigliere scrive anche ai sindaci di Irsina, Genzano, Spinazzola e Santeramo

Riaccendere i riflettori sul deposito nazionale di scorie nucleari. Questa la richiesta protocollata dal consigliere comunale di Gravina, Saverio Verna e indirizzata al sindaco Fedele Lagreca e al presidente del consiglio comunale per chiedere “l’avvio di una azione – possibilmente in unione a tutti i Comuni dell’Area Murgiana – volta a fronteggiare una eventuale scelta definitiva di adeguatezza dei siti, già individuati con la CNAPI (Carta Nazionale delle Aree potenzialmente idonee) per lo stoccaggio delle scorie radioattive”.

Il consigliere Verna nella sua missiva inviata anche ai comuni di Altamura, Laterza, Genzano di Lucania, Irsina, Poggiorsini,  Santeramo in Colle e Spinazzola, ricorda che è di prossima pubblicazione la Carta Nazionale delle Aree idonee (CNAI) ovvero l’elenco delle aree dove realizzare il Deposito nazionale per lo stoccaggio delle scorie nucleari. Sulla vicenda l’intero territorio dell’Alta Murgia si è già espresso con una serie di iniziative per ribadire il secco NO al deposito. Alle iniziative dei cittadini e delle associazioni hanno fatto seguito le delibere di Consiglio comunale di numerosi comuni pugliesi e lucani oltre al deliberato delle due giunte regionali che hanno sollevato una lunga serie di eccezioni alla individuazione dei siti del Sud Italia.

“La mia proposta – scrive Verna – è quella di riprendere le fila del discorso, di accendere un riflettore sulla questione e di riaprire la discussione, magari nel corso del prossimo Consiglio Comunale: tanto, al fine di poter redigere e sottoscrivere un documento, condiviso dai Sindaci dei Comuni interessati e da inviare alla Sogin S.p.A., oltre che al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica con cui possa ribadirsi non solo la preoccupazione e la perplessità della popolazione, ma anche la ferma opposizione rispetto all’eventuale scelta di idoneità, che avrebbe pesanti ricadute sul territorio pugliese e su quello lucano. Le nostre regioni hanno dato già molto in termini di pressione ambientale e di impatti negativi del territorio; non possono e non devono continuare a restare inermi e silenti, rispetto alle decisioni prese in loro danno”.

In coda il consigliere di unabellastoria, chiede di ripartire dalla deliberazione n. 19 del 26 giugno 2021, adottata dal Consiglio Intercomunale (Gravina, Altamura, Laterza) ed estendere l’invito ai Comuni di Genzano di Lucania, di Irsina, di Poggiorsini, di Santeramo in Colle e di Spinazzola, interessati,  per via della loro vicinanza, all’eventuale deposito nazionale di scorie radioattive.

“Solo in questo modo, potremo far sentire la voce delle popolazioni murgiane, contro una scelta non condivisa e deleteria per gli abitanti, l’ambiente, il paesaggio e per la nostra vocazione economica e sociale”.

L’invito del consigliere arriva a fare eco a quanto sta già succedendo in altre zone d’Italia dove le comunità locali hanno riacceso i riflettori sulla vicenda onde evitare, come accaduto nel 2020, che sulle comunità locali possa cadere l’ennesima mannaia ministeriale. Come si ricorderà la Cnapi, ovvero la Carta delle aree potenzialmente idonee è stata consegnata al Governo lo scorso marzo ed entro dicembre 2022, l’intero procedimento avrebbe dovuto concludersi. Sulla questione però vige un preoccupane silenzio mentre oltre confine, ovvero dalla Francia, fanno sapere che non accetteranno più i rifiuti nucleari, almeno sino a quando il Governo italiano non comunicherà quando  e in quanto tempo intender realizzare il proprio Deposito.

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