giovedì, 25 Aprile 2024
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Gravina, Mino Pisicoli tra i vigili del fuoco per l’imbandieramento del Colosseo

Sarà calato il tricolore durante la parata del 2 giugno

Beniamino Pisicoli (in foto a sinistra), per tutti Mino, ha 47 anni, moglie e 2 figli e vive a Gravina. Il suo lavoro di vigile del fuoco lo svolge con passione, sacrifici e tanto orgoglio. E’ stato scelto per partecipare alla parata del 2 giugno a Roma insieme ai vigili del fuoco SAF per calare il tricolore dal Colosseo.

L’imbandieramento del Colosseo il 2 giugno nasce nel 2006 per volontà dei pionieri del SAF (Spelio Alpino Fluviale) delle regioni Puglia e Piemonte, diventando poi nel tempo il simbolo della stessa manifestazione.

Abbiamo sentito telefonicamente Pisicoli per saperne di più.

Ci parla del suo lavoro?

Il mio più che un lavoro è una passione. Ho frequentato il corso da vigile del fuoco presso le scuole centrali antincendio di Capannelle per 6 lunghi mesi in cui sono stato addestrato ad affrontare ogni tipo di intervento, incendi di ogni tipo, incidenti stradali, soccorso e ricerca di persone disperse fino ai grandi scenari emergenziali (vedasi di recente l’alluvione in Emilia Romagna). Presto servizio dal lontano 2006 presso il comando di Mantova, nel 2007 al comando di Bologna, 2010 comando di Foggia ed infine dal 2011 al comando di appartenenza Bari. Attualmente sono in servizio presso il Distaccamento di Altamura. Oggi sono un vigile del fuoco coordinatore, il mio ruolo è operativo e tra le mie specializzazioni c’è la guida su terreni non preparati, topografia applicata al soccorso, soccorso aeroportuale e SAF basico.

Con i vigili del fuoco SAF parteciperà alla parata del 2 giugno a Roma, cosa farete?

Il 2 giugno, come tutti sanno, è la festa della Repubblica Italiana. Il 2 giugno del 1946 vi fu il referendum istituzionale in cui il popolo votò per la Repubblica, abbandonando definitivamente la monarchia. A Roma, in questa occasione, si svolge la parata davanti alle massime autorità dello Stato, in cui sfilano tutte le forze armate e non solo. Partecipano anche i corpi civili e le associazioni di volontariato che fanno di questo paese orgoglio nel mondo. Noi vigili del fuoco SAF, partendo dal terzo ordine del Colosseo a circa 40 Mt di altezza, caleremo un tricolore largo 50 metri ed alto 40 e daremo il via all’intera parata. E’ giusto precisare che i 24 vigili del fuoco che portano giù la bandiera sono divisi in tre squadre: “Victor” per il lato verde, “Bravo” per il lato bianco e “Romeo” per il lato rosso. Ci sono anche 12 assistenti su piano bandiera e 3 squadre di soccorso pronte ad intervenire per ogni eventuale problema. Il tutto per un totale di 60 unità.

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La preparazione all’evento dura 11 giorni in cui si effettuano 2 calate al giorno con bandiera bianca di prova, si simulano eventuali problematiche e si attivano e provano tutti i sistemi di emergenza. Il tricolore sarà portato giù solo il giorno della manifestazione.

Quali sono i pensieri e le emozioni quando è lassù?

Quando si è sul cornicione del Colosseo, simbolo dell’arte e della potenza dell’antica Roma a 40 Mt di altezza, è una emozione indescrivibile. Cambia la prospettiva. A dominare su di noi non sono più il Colosseo, l’arco di Costantino o l’altare della patria ma il contrario… Il pensiero va a mio padre, mancato qualche anno fa, e questo è il modo che ho per avvicinarmi a lui. A lui dedico ogni istante di questa avventura. Oltre che essere motivo di orgoglio per me come vigile del fuoco e come gravinese.

Che significa essere un vigile del fuoco? Si sente un eroe? Quanto conta il lavoro di squadra?

Bella domanda. Il vigile del fuoco è per forma mentis predisposto al sacrificio in ogni tipo di situazione. Noi di solito corriamo nel senso contrario alla gente che scappa ma non ci sentiamo eroi. Su ogni tipo di scenario operiamo sempre con cognizione di causa perché addestrati, al resto ci pensa l’adrenalina. Come avrai notato uso sempre e solo la prima persona plurale, appunto perché siamo squadra. Non c’è intervento ben riuscito se non c’è un team che ti supporti. E come in ogni buon team, a supportarlo e gestirlo c’è un leader: il capo squadra. Siamo così uniti da far squadra anche nella vita di tutti i giorni. Non manca occasione per un caffè insieme, per una cena con le nostre famiglie e tanto ancora.

Gravina e il suggestivo ponte acquedotto. Pensa sia necessario metterlo in sicurezza?

Oggi Gravina vive un bel momento, sicuramente i film girati hanno fatto da traino. L’ultimo 007 ha mostrato al mondo una delle attrazioni turistiche più belle del nostro paese, il ponte acquedotto. Ma, purtroppo, il nostro ponte negli ultimi anni è diventato anche il luogo in cui spesso la gente cerca la morte. Sono soventi i nostri recuperi con mezzi aerei ai piedi del ponte. Potrei immaginare delle reti poste su entrambi i lati non visibili per non rovinare lo scenario ma che siano in grado di dissipare la caduta trattenendo il malcapitato. Il tutto sempre monitorato da telecamere. Certo è che le gravine offrono, per loro conformazione, molti punti in cui decidere di togliersi la vita.

Continuiamo, quindi, la narrazione suggestiva del nostro ponte e la sua promozione legata alla storia e alle immagini del grande schermo.

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