“L’inchiesta della DDA che ha portato ad alcune misure restrittive nei confronti di esponenti politici della maggioranza di governo regionale, dovrebbe far riflettere su quanto sia sottile il confine tra legalità e interessi nella pubblica amministrazione”.
È quanto affermano Pino Giglio, coordinatore regionale di Europa Verde Basilicata e Donato Lettieri componente dell’esecutivo Nazionale Europa Verde
“ Atteso la presunzione d’innocenza e la nostra massima fiducia nella giustizia, se fossero davvero dimostrate le ipotesi accusatorie che ipotizzano infiltrazioni criminose negli organismi di governo, la Basilicata tutta ne uscirebbe sconfitta. Chi doveva vigilare, evidentemente, si è distratto, consentendo che si sommassero interessi economici di petrolieri e società energetiche a quelli di nuove organizzazioni malavitose interessate ad appalti pubblici di rilievo. Non più dunque un’isola felice distesa tra due mari, città storiche e parchi naturalistici, ma terra di conquiste malavitose. E’ questo che emerge dall’inchiesta. Un’attività che fa il paio con lo scioglimento del Consiglio Comunale di Scanzano, ancora commissariato, su cui ancora non si riesce a fare chiarezza. Lo stesso dott. Gratteri, nella sua recentissima visita in regione, ha denunciato la presenza di organizzazioni malavitose in Basilicata”.
I responsabili di Europa Verde, tuttavia, chiedono al governo regionale di “tranquillizzare i tanti milioni di cittadini che in tutto il mondo hanno scelto e sceglieranno la Basilicata come meta turistica, che la nostra terra non è come la si descrive nelle carte della procura, dalle quali si leggono alcune intercettazioni telefoniche tanto compromettenti da essere giudicate valevoli di arresto”.
Di qui le pesanti critiche all’indirizzo del governatore “impegnato a sbrogliare la matassa ingarbugliata della richiesta di ottenimento del bonus gas da parte dei cittadini, da esso stesso annunciata come misura epocale, per pensare a prendere una netta distanza da un eventuale quadro accusatorio di tale portata. Non vogliamo credere che il caos domande verificatosi all’indomani della dichiarazione di ottenimento del bonus con il clicday fosse più che altro una operazione di distrazione di massa, prontamente riconsiderata, a testimonianza della totale incapacità di rendere fruibile un servizio annunciato come automatico. Ma da un Presidente di regione ci si aspetta una difesa della propria terra, supportata da una inequivocabile dichiarazione di piena condanna nei confronti delle mafie. E invece, niente, neanche una parola, né sua né dei suoi dante causa i quali si limitano ad assicurare i Lucani di voler andare avanti nell’interesse dei cittadini, nonostante tutto”.
Una distrazione, quella di Bardi, che a detta dei due esponenti di opposizione sarebbe grave e inaccettabile tanto da chiedere “al presidente Bardi di prendere atto del fallimento politico della sua maggioranza e delle condizioni per cui sembra essere maturata la sua vittoria, ridando voce ai cittadini affinché possano ritornare a scegliere democraticamente e senza influenza alcuna da chi essere governati”.