martedì, 19 Marzo 2024
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Matera, l’Archivio di Stato rischia la chiusura

La preoccupazione del sindaco Bennardi per la mancanza del personale in una nota inviata al ministro dei Beni culturali Gennaro Sangiuliano

Preoccupazione per il progressivo smantellamento di presìdi culturali pubblici, nella città dei Sassi. È quanto esprime il sindaco, Domenico Bennardi, in una nota inviata al ministro dei Beni culturali, Gennaro Sangiuliano, dopo aver ricevuto notizia di una probabile chiusura della sede cittadina dell’Archivio di Stato, per mancanza di personale.

Una brutta notizia, che fa il paio con il conclamato disinteresse della Regione Basilicata per la biblioteca provinciale “Tommaso Stigliani”, il cui indispensabile rilancio non ha trovato alcun capitolo d’investimento nel documento finanziario approvato giorni fa dalla giunta regionale.

Disinteresse ritenuto anti costituzionale dalla Lega delle autonomie locali, critica per il mancato trasferimento di risorse alle Province, che gestiscono servizi essenziali come quello della biblioteca “Stigliani”. 

Per un’ironia della sorte, anche l’Archivio di Stato si trova in via Tommaso Stigliani. “La Regione -rimarca Bennardi- sta abbandonando la biblioteca “Stigliani” con il suo immenso e inestimabile patrimonio librario, proprio mentre è in grave difficoltà l’Archivio di Stato; il tutto nella città che ha conseguito l’apprezzamento mondiale per la cultura, campo di indiscutibile protagonismo persino durante la pandemia.

Nell’Archivio di Stato -sottolinea ancora il sindaco- sono custodite le radici della comunità materana; senza dimenticare che la sua fruizione è di vitale importanza anche per le ricerche urbanistiche utili ad accedere, ad esempio, alle agevolazioni previste dai Bonus edilizi, a beneficio di cittadini e professionisti.

Dopo il pensionamento di trenta addetti, oggi resta in servizio un numero esiguo ed insufficiente di dipendenti, proprio come sta accadendo alla biblioteca provinciale. Una situazione difficile, alla quale la mia Amministrazione ha risposto predisponendo una convenzione, per mettere a disposizione 4 lavoratori affidati al Comune del Reddito minimo d’inserimento, ma servono archivisti professionisti e personale ministeriale in numero adeguato, così come servono nuovi bibliotecari alla biblioteca provinciale”.

Il sindaco chiede, quindi, al ministro di: “Adottare ogni azione utile e urgente -conclude Bennardi- per il trasferimento di personale specializzato e, nel contempo, di avviare nuovi concorsi per il reclutamento di personale addetto alle attività di ordinamento e gestione di un archivio”.

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Ricordiamo che l’Archivio di Stato di Matera svolge funzioni di “tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio documentario dello Stato”, come si legge sul sito web. In particolare conserva documenti, non più occorrenti all’attività amministrativa degli organi giudiziari e amministrativi dello Stato.

Fu istituito nel 1955, con decreto del ministro dell’Interno, come Sezione di Archivio di Stato dal 1963. Nell’istituto vennero successivamente trasferiti alcuni fondi precedenti l’istituzione della Provincia di Matera; in particolare, le carte della corte ducale di Montepeloso, gli atti dei giudicati regi di epoca napoleonica e borbonica, gli atti notarili del distretto di Matera (1376 – 1878), i catasti provvisori dei Comuni del Materano, lo Stato civile (1809 – 1865) e le carte delle corporazioni religiose.

Quindi, un patrimonio storico di inestimabile valore rischia di chiudere per carenza del personale, come avvenuto dal 11 maggio.

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