La ripresa delle lezioni scolastiche, dopo la pausa natalizia, sarà segnata dalla sospensione del servizio mensa. Un disagio temporaneo, legato alle procedure del cambio di gestione, con l’affidamento del servizio alla società romana “Vivenda Spa” che subentra all’uscente “Ladisa Srl” di Bari, come da bando pubblicato ad agosto dal Comune di Matera. Ad oggi, la ripartenza del servizio dipende solo dal perfezionamento delle trattative per il passaggio di consegna (di personale e beni strumentali) dal vecchio al nuovo gestore, e l’Amministrazione sta sollecitando la massima riduzione dei tempi, per non creare troppi disagi alle famiglie. Questo vuoto si è verificato per l’improvviso ed imprevedibile cambio di rotta dell’uscente Ladisa, la quale aveva dato disponibilità a coprire eventualmente il servizio anche dopo l’aggiudicazione del bando, per un tempo massimo di sei mesi a decorrere dal 3 ottobre scorso, data dell’avvio della mensa scolastica. Quindi, avrebbe dovuto garantire la continuità del servizio per il periodo massimo 3 ottobre 2022 – 5 aprile 2023, ovvero con nuova proroga anche dopo il 23 dicembre 2022, data di affidamento del servizio ad eventuale nuovo gestore, o prosecuzione in continuità nel caso risultasse nuovamente vincitrice. La procedura di selezione ha portato a vincere l’appalto all’unica società concorrente nel bando, la Vivenda (hanno partecipato solo Ladisa e Vivenda). Questo avveniva prima di Natale. All’indomani dell’aggiudicazione a Vivenda, la società Ladisa ha inviato una pec agli uffici comunali, in cui rendeva noto di non poter più garantire la proroga tecnica fino alla data limite del 5 aprile 2023, ed anzi di dover immediatamente ritirare tutta la sua attrezzatura. Una doccia fredda per l’Amministrazione comunale, che non è rimasta inerte chiedendo subito al nuovo gestore di subentrare prima possibile, derogando dal tempo di legge che stabilisce un margine di 60 giorni. La buona volontà del nuovo gestore, che si è subito reso disponibile, non è bastata ad accelerare le procedure formali per il passaggio di consegna di strumenti e personale, avviate solo il 5 gennaio. In queste condizioni, è stato davvero impossibile garantire il servizio in continuità dal 9 gennaio, ma l’Amministrazione confida nella più rapida definizione degli adempimenti, per limitare al minimo i disagi alle famiglie.