martedì, 19 Marzo 2024
HomeCulturaGravina, Urban School: il progetto di educazione all’arte urbana

Gravina, Urban School: il progetto di educazione all’arte urbana

L'idea di due giovani creativi, Alessandra Costantiello e Francesco Calderoni

ll progetto Urban School ha una mission ambiziosa: educare all’arte urbana. Parte dalle scuole e arriva per strada, e lo fa attraverso campagna di crowdfunding che durerà fino al 2023. Si tratta, infatti, di laboratori didattici pensati per le scuole che coinvolgono studenti e famiglie. In un processo di scoperta e di apprendimento di una disciplina. L’idea è quella di approfondire il linguaggio espressivo della street art nel suo contesto storico-artistica. Ma anche apprendere sul campo, accanto ad artisti veri, cosa significa occupare con l’arte lo spazio urbano.

I curatori del progetto

“Nelle scuole pubbliche ci sono sempre meno ore dedicate allo studio dell’arte. Per questo crediamo che un progetto del genere possa aiutare ad incanalare le energie dei più giovani”. Il commento di Francesco Calderoni giovane grafico, videomaker, fotografo gravinese, curatore d’arte urbana e cofounder del progetto. Presidente dell’associazione Oculus Aps, Associazione Italiana per l’Arte Urbana che si occupa della promozione dell’arte urbana su tutto il territorio nazionale. Oculus è attiva su tutto il territorio nazionale con sede operativa anche a Gravina in Puglia. Nel 2021 ha realizzato sette murales grazie al progetto “CAPA Museum”.

“Apprendere un metodo, avere un’ispirazione. Crediamo nel potere della cultura di rendere liberi, pensanti e capaci di essere cittadini e umani responsabili e attenti”. Le parole della seconda mente di Urban School, Alessandra Costantiello classe 1988, storica dell’arte e curatrice, fotografa e direttrice artistica del “CAPA Museum”.

L’idea

Il progetto Urban School, con la partnership del Comune di Gravina, è un processo partecipativo di costruzione e realizzazione di due importanti opere di arte pubblica. In particolare: un intervento di Urbanismo Tattico nella Piazza Armando Diaz, all’interno di un quartiere popolare e centrale della Città, molto frequentata da famiglie e bambini. Mentre l’altro murale è all’interno del sottopasso pedonale della stazione che collega la stazione al centro città.

Questi due luoghi scelti sono fondanti del progetto stesso: una piazza periferica per riflettere sull’inclusione, sulle differenze sociali, e un sottopasso luogo di arrivi e ritorni per riflettere sul fenomeno di esodo di giovani e non solo. Con tutti e due gli interventi si prevede di realizzare opere con una superficie complessiva di 1000 metri quadri, da realizzare tra Aprile e Maggio 2023.

Educare all’arte urbana

I laboratori e i muri saranno costruiti con gli studenti e con gli abitanti attraverso laboratori partecipativi di scavo fotografico, poster art, storytelling e arte. Un’idea innovativa che crede nel potere dell’espressione artistica e individuale come canale di sfogo e di consapevolezza personale e collettiva dell’individuo e della società.

Richiedi il tuo banner su ilTag.it
ARTICOLI CORRELATI

I Più Popolari