Grande caldo con picchi fino a 38°C e allarme siccità
Il grande caldo africano è arrivato! Saranno giornate bollenti quelle che interesseranno l’intero stivale con punte anche di 40-41° in Sicilia e Sardegna. Non sarà da meno anche il versante interno lucano, sia materano che metapontino.
Dopo Hannibal (nome omen), il temibile anticiclone protagonista di buona parte del mese di maggio, arriva Scipione direttamente dal Nord Africa. E non promette venti freschi ma arsura e caldo torrido.
Brezza estiva non contemplata ma un’inesorabile scalata verso l’alto del termometro.
Un picco bollente è previsto già nel prossimo fine settimana. Sabato e domenica le giornate da bollino rosso anche sulle città murgiane, caldo anomalo e temperature superiori alla media di stagione.
Giugno è appena cominciato e la nuova ondata di caldo africano ha inaugurato un’estate che si prevede essere rovente.
ALCUNI CONSIGLI
Grande attenzione è rivolta in particolare ad anziani e bambini, le categorie più a rischio.
I consigli degli esperti: bere e idratarsi frequentemente ed evitare di uscire nelle ore più calde. Inoltre, è bene indossare vestiti freschi e un cappello, proteggere la pelle con una protezione solare.
Nulla è permanente: prossima settimana cambia tutto. Stop al caldo africano con l’arrivo di una possibile instabilità che porterà forti temporali e un po’ di fresco. La perturbazione interesserà prima le regioni del nord per poi scendere nel sud Italia.
ALLARME SICCITA’ IN PUGLIA
Intanto in Puglia cresce l’allarme siccità: sono 57 milioni i metri cubi di acqua in meno in relazione alla capacità degli invasi artificiali. La causa è la mancanza di piogge che ha interessato il mese di aprile con 160 millimetri di pioggia in meno rispetto a due anni fa. Senza dimenticare un inverno appena trascorso con un terzo di rovesci in meno.
IL PARERE DELLA COLDIRETTI
Secondo Coldiretti Puglia, la siccità minaccia il 30% della produzione agricola di pomodori, frutta, verdura e grano ma anche l’irrigazione di oliveti e frutteti. Settore agricolo già in crisi dallo scoppio della guerra in Ucraina.
“Con l’innalzamento dei livelli del mare l’acqua salata– segnala Coldiretti Puglia – sta già penetrando nell’entroterrabruciando le coltivazioni nei campi e spingendo all’abbandono l’attività agricola secondo l’allarme lanciato dal rapporto sul clima del Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (Ipcc) dell’Onu”.