martedì, 19 Marzo 2024
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Domenico Francone, chef stellato gravinese

Ha ricevuto il premio dall'Associazione Italiana Cuochi

Gravina tra le stelle in cucina. Domenico Francone 36 anni ha origini gravinesi ed è un talento ai fornelli in trasferta. Infatti, Francone lavora da tempo per il ristorante “Sala dei Grappoli” di Poggio alle Mura (Siena), una stella Michelin, di cui è executive chef.

Francone ha recentemente ricevuto un importante premio per la dedizione al lavoro e l’impegno in cucina, seconda casa e regno di ogni cuoco d’eccellenza.

Lo abbiamo sentito telefonicamente per un commento e qualche domanda.

Che premio ha ricevuto e da chi?

ll premio è stato riconosciuto dall’Associazione Italiana Cuochi per l’impegno giornaliero sul lavoro, è stato attribuito a tutti gli chef stellati della Toscana

Nei suoi piatti ritroviamo le sue origini? Qual è il suo piatto forte?

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Le mie origini sono sempre presenti, nel mio menù attualmente non mancano pane a lievito madre stile gravinese, panzerotti nell’aperitivo, taralli, cime di rapa, pallone di Gravina e gnumridd nella variazione d’agnello, cicerchie.

Piatto forte: in questo momento ce ne sono alcuni che mi rappresentano come lo scampo in un mare di mele, il tortello maremmano a modo mio a forma di cartellata, la variazione d’agnello e per dessert il latte e cioccolato. Solo per citarne alcuni.

Ricorda il più bel complimento sul lavoro che ha ricevuto?

Il più bel complimento ricevuto è che nella mia brigata di cucina si respira un clima familiare e allo stesso tempo professionale.

Che consiglio darebbe ai giovani che vogliono seguire la strada della ristorazione?

Nonostante il mestiere del cuoco sia dopo il covid diventato meno popolare, ci sono ancora molti ragazzi che scelgono la nostra professione. Il consiglio è quello di seguire le proprie motivazioni e origini senza lasciarsi trascinare da questa ondata mediatica. In questo lavoro non si finisce mai di imparare, sacrifici e tempo da dedicare sono fondamentali per poterlo svolgere al meglio.

Le piace sperimentare in cucina con prodotti innovati che incontrano i gusti di una clientela sempre più esigente e attenta?

Sicuramente c’è attenzione su tutto, l’azienda dove lavoro è pioniera nella sostenibilità. Abbiamo il nostro orto con i nostri vegetali, quindi senza perdere di vista l’obiettivo della tradizione, genuinità e semplicità in cucina.

Sogni nel cassetto o progetti per il futuro?

Tornare a viaggiare dopo il Covid è sicuramente un sogno che si avvera, nel mese di dicembre e gennaio sarò impegnato a Singapore e alle Maldive per degli eventi legati al mondo del food&beverage. Per il resto al momento vivo alla giornata.

Più che un sogno, un impegno che faccio a me stesso quotidianamente è di riuscire ad alternare la mia professione a quella di papà presente per i miei due bimbi.

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