sabato, 27 Aprile 2024
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Crisi internazionale, a rischio gli obiettivi del Pnrr

Il Ministro Georgetti lancia l'allarme

La buona notizia è che l’Unione Europea ha dato il via libera alla prima tranche dei fondi europei destinati al  Pnrr. Un pacchetto da 21 miliardi di euro dal Recovery fund di cui  10 miliardi di trasferimenti e 11 di prestiti. Palazzo Chigi ha reso noto che da Bruxelles è arrivata la valutazione preliminare positiva certificando il raggiungimento dei 51 obiettivi previsti nel Pnrr per il 2021.

L’Italia è il maggior beneficiario di Next Generation Eu  avendo messo a punto importanti riforme nella pubblica amministrazione, negli appalti pubblici, nella giustizia civile e penale, nonché nel campo della digitalizzazione delle imprese.

Promessi fondi per start up, automotive, oltre che per il settore manifatturiero.

Purtroppo però la recente crisi Ucraina rischia di frenare il percorso di rinascita dell’Italia dopo due anni di pandemia. A lanciare l’allarme è stato il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti in audizione alle commissioni Industria di Camera e Senato: “L’aggravarsi degli scenari internazionali potrebbe mettere a repentaglio la realizzazione di alcuni obiettivi inseriti nel Pnrr” ha affermato il ministro annunciando difficoltà energetica nel settore manifatturiero.

Sono infatti molte le incognite “sul piano economico ma anche su quello politico connesso all’evoluzione degli scenari internazionali delle dinamiche globali”, ha aggiunto il ministro ricordando la ripresa a “tassi elevati delle diverse economie sviluppate e la persistente capacità di assorbimento della Cina” che ha determinato “una serie di strozzature e colli di bottiglia che si sono tradotti nella carenza di disponibilità in materie prime e manufatti, a partire dai microchip”. Ma anche il problema relativo “all’aumento vertiginoso dei prezzi dell’energia” che ha assunto “dimensioni allarmanti ” e la carenza di figure professionali e competenza indispensabili per assicurare la tempestiva e piena attuazione dei programmi inseriti nel Pnrr. Il Mise, comunque, assicura Giorgetti, “si è attivato” per attenuare questi “rischi gravissimi”.

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