mercoledì, 19 Marzo 2025
HomeCulturaSiamo MITIci: storie senza tempo. Rubrica su mito e contemporaneità

Siamo MITIci: storie senza tempo. Rubrica su mito e contemporaneità

Prima puntata "In principio era il caos"

Nuova rubrica del Tag.it in collaborazione con la docente di latino e greco Anna Cornacchia.

Storie senza tempo in cui il mito sopravvive anche ai giorni nostri.

Il termine mythos indicava, in origine, ogni racconto in cui si cercava di dare una risposta, dettata dall’immaginazione, agli interrogativi sulla genesi dell’Universo, sull’esistenza umana, sui fenomeni naturali, sulle cause degli avvenimenti, sui sentimenti, sulle emozioni e sui comportamenti degli uomini.
L’uomo antico si sentiva circondato in ogni sua esperienza da forze sconosciute, sia benigne sia maligne. Egli avvertiva tali presenze e successivamente, ricordando le proprie impressioni, le personificava e le rendeva autonome figurazioni mitiche che prendevano vita in racconti affidati alla tradizione orale.

Anche oggi il mito contiene un patrimonio di idee, tradizioni, istituzioni sociali e religiose, genealogie che costituiscono tutta la cultura occidentale, nel senso lato del termine.

Nei racconti mitologici ciascuno si riconosce, si identifica e ritrova i valori della civiltà a cui appartiene. Il mito permea di sé la poesia e tutte le arti, come paradigma etico ed estetico.

Nel nostro inconscio collettivo permangono contenuti mitici, divenuti l’espressione universale di desideri, necessità, aspirazioni, fantasia e problemi di ciascuno di noi.

In principio era il caos

Kronos & Ermes

Richiedi il tuo banner su ilTag.it

Le civiltà antiche dell’area mesopotamica e del Mediterraneo orientale ebbero miti simili sulla creazione dell’universo e sulle origini dell’uomo. Alcuni racconti risalgono all’epoca preindoeuropea e di questi rimane qualche traccia nei testi omerici. Essi teorizzano la fecondazione di un uovo cosmico che, schiudendosi, diede origine ai corpi celesti, alla terra e alla vita su di essa. Le testimonianze nella letteratura babilonese e greco-romana presuppongono, invece, un processo evolutivo opera di un essere divino che dal caos originario separò il cielo, la terra e l’aria, dando in seguito forma a tutte le cose.

Solo la civiltà ebraica, l’unica monoteista del mondo antico occidentale, ipotizzò la creazione dell’universo dal nulla ad opera di Dio. Questi concluse l’atto creativo in sei giorni, dando vita all’uomo ottenuto da un impasto di fango.

Scrive Esiodo, poeta che visse in Beozia tra l’VIII e il VII sec. A.C. e il primo di cui abbiamo notizie storiche, nella Teogonia: “in principio era il Caos. Tutti gli elementi leggeri e pesanti, secchi e umidi, erano allora confusi: non v’erano ancora l’aria, la terra e l’acqua, in cielo non splendeva ancora il sole né la luna illuminava la notte. Poi un dio indeterminato separò la terra dall’aria e dall’acqua e la circondò col mare (…). Nella terra si distinsero cinque zone climatiche: due fredde ai poli, una centrale calda, due temperate tra caldo e freddo.(…). Al di sopra di tutto vi fu l’etere, senza peso e puro; gli astri e gli dei occuparono gli spazi celesti; sulla terra e nelle acque comparvero esseri viventi”.

Al Caos si affiancano Gaia (la terra) ed Eros (l’ amore), di qui tutte le procreazioni e gli accoppiamenti.

Caos genera Erebo (la tenebra) e la Notte che, a loro volta, originano i loro contrari l’Etere e il Giorno.

Gaia genera Urano (il cielo stellato), i Monti e il Mare. La dea, unitasi al figlio Urano, mette al mondo i sei Titani (Oceano, Ceo, Crio, Iperione, Giapeto e Crono), le sei Titanidi (Tea, Rea, Temi, Mnemosyne, Febe e Teti), i tre Ciclopi (Bronte, Sterope e Argo), i tre Centimani (Briareo, Cotto e Gie che hanno cinquanta teste e cento braccia).

Urano però impedisce che i suoi figli vengano al mondo, costringendo Gaia a tenerli in grembo, ma Crono evira il padre e ne prende il posto. Dal sangue sgorgato dal membro di Urano, che feconda la terra, nascono le Erinni, i Giganti e le Ninfe. Il membro cade in mare e dalla schiuma formatasi nasce Afrodite (afros significa schiuma). Da Crono, unitosi con la sorella Rea, nascono Estia, Ade, Poseidone, Hera, Demetra e Zeus. Crono, che sa che sarà detronizzato da uno dei suoi figli, li divora quando vengono al mondo. Quando Hera è incinta di Zeus fugge a Creta, dove nasce il piccolo Zeus che viene allevato dalla capra Amaltea e inganna Crono facendogli divorare una pietra.

Cresciuto, Zeus spodesta Crono e gli fa vomitare tutti i suoi fratelli e sorelle. Dal titano Giapeto e dalla ninfa marina Climene nascono Prometeo ed Epimeteo che sposa Pandora, una donna che sarà origine di molti mali per l’umanità, in quanto lo convince ad aprire il vaso che li contiene, al fondo del quale resta solo la Speranza.

Prometeo è il padre dell’umanità: egli forgia l’uomo con il fango e gli dona il fuoco, dando origine alla civiltà. Infine Zeus lotta contro i Titani alleati di Crono (Titanomachia) e vince, grazie all’aiuto dei Centimani. Il regno di Zeus mette fine alla violenza e al disordine e stabilisce l’ordine e la giustizia.

L’origine dell’universo

Quello dell’origine dell’universo è uno dei problemi discussi anche dagli scienziati moderni. Le teorie prevalenti, rese note tra il 1930 e il 1940 dal fisico russo-americano George Gamow, ipotizzano un’esplosione primordiale denominata big-bang avvenuta circa 15 miliardi di anni fa da un nucleo densissimo di materia che il fisico Georges Lemaitre aveva chiamato negli anni venti “uovo cosmico”. Da esso si sarebbero poi generati tutti i corpi celesti del nostro universo che, dopo l’esplosione iniziale, sarebbe tuttora in fase di espansione. Poichè tale espansione tende a rallentare nel tempo per effetto dell’attrazione gravitazionale, è possibile che si arrivi a un punto di stallo seguito da una fase inversa: una progressiva contrazione dell’universo fino al collasso finale, il “big crunch”.

Nel frattempo…meglio sarebbe trasferirsi in un altro universo!

Richiedi il tuo banner su ilTag.it
ARTICOLI CORRELATI

I Più Popolari